Quando è arrivato il momento di aggiornare il PC, i primi componenti che vengono cercati dagli utenti sono la scheda madre, il processore, la memoria e la scheda video. Poca importanza viene data all’alimentatore che, invece, è un componente fondamentale per il corretto funzionamento del computer. Fino a qualche anno fa, i produttori focalizzavano la loro attenzione sopratutto sulla potenza che, in poco tempo, ha superato i 1.000 Watt, ma oggi il parametro più importante da considerare è l’efficienza, ovvero il rapporto tra la potenza erogata rispetto a quella assorbita dalla rete elettrica. Efficienza elevata significa meno spreco di energia e dunque risparmio sulla bolletta.
La scelta dell’alimentatore più adatto deve essere fatta innanzitutto calcolando il massimo assorbimento del computer, sommando il consumo dei singoli componenti. Uno dei tool più affidabili è eXtreme Power Supply Calculator, con il quale si può calcolare la massima potenza assorbita dal PC e conseguentemente scegliere la PSU (Power Supply Unit) più adatta.
La valutazione dell’efficienza energetica è stata semplificata dall’organizzazione 80 Plus che certifica gli alimentatori in commercio, effettuando le misure con carichi al 20%, 50% e 100% della potenza massima dell’alimentatore. In base ai risultati ottenuti vengono rilasciate 5 certificazioni: 80 Plus (solo per la tensione di rete a 115 Volt), 80 Plus Bronze, 80 Plus Silver, 80 Plus Gold e 80 Plus Platinum (tipicamente per PSU da server). Ad esempio, ipotizzando una carico di 500 Watt, un alimentatore con efficienza pari all’80% assorbe dalla rete 625 Watt e spreca (trasforma in calore) 625-500=125 Watt, ovvero il restante 20%.
Se deve essere assemblato un PC da gioco con una o due schede video, bisogna considerare anche il valore della corrente erogata dalla linea a 12 Volt. Sia AMD che NVIDIA, infatti, oltre alla potenza minima dell’alimentatore, specificano anche il valore in ampere della corrente necessaria per installare una GPU Radeon HD o GeForce di fascia alta. Altri parametri da valutare nella scelta dell’alimentatore sono la qualità meccanica, la qualità dei componenti elettronici che devono mantenere stabili i valori delle tensioni e i sistemi di protezione contro sovratensioni, sovracorrenti e corto circuiti.
Per alcuni utenti spendere 100 euro per un alimentatore sembra eccessivo, ma l’acquisto di un prodotto scadente potrebbe avere conseguenze molto gravi per l’intero PC. A tale proposito, il consiglio è quello di rivolgersi a marchi noti sul mercato per essere certi di comprare un alimentatore di qualità.