C’è un fantasma che si aggira per l’Europa: è la crowd-rivoluzione dei giovani. Talentuosi, iper formati, precari, si stanno riversando nelle piazze delle grandi città per urlare il loro scontento. Una primavera di protesta che è partita in Spagna, ma tutto fa pensare che anche in Italia ci siano i primi segnali di una “italian revolution”.
Si chiama così, infatti, l’hashtag, #italianrevolution, che prende le mosse da quello spagnolo, ed è uno dei più trendizzati su Twitter. Il popolo degli indignados che non sopporta più il gioco di un’economia depressa che pare prendersela soltanto con le nuove generazioni, facendo stare al caldo quelle privilegiate e gli istituti – come le banche – che pur avendo causato molti danni sono protetti trasversalmente da tutti i governi.
Un’onda che si allarga, tanto che qualcuno già parla di “european revolution“: un hashtag e riferimento Web col quale è possibile trovare una grande mole di informazioni e documenti.
In Italia, proprio stasera dalle 20 sono previsti presidi, sit in, flash mob, in numerose città. Mentre a Milano il dibattito politico si concentra su temi come i campi rom o le moschee, a Roma, Bari, Torino, Palermo (oltre che nella stessa Milano), stanno nascendo spontaneamente delle iniziative. C’è già una pagina Facebook, Democrazia reale, ora, che è gemellata con quella spagnola, di cui riprende il nome.
Che succederà? Difficile dirlo. Per chi volesse seguire in diretta gli eventi, YouReporter ha aperto un canale streaming.