Questa settimana Google ha introdotto un nuovo sistema di commenti su YouTube, che di fatto obbliga a utilizzare un account G+ per dire la propria sui filmati condivisi. Una decisione in linea con quanto già fatto in passato su altre piattaforme come lo store Google Play, dove per lasciare recensioni è ora necessario utilizzare il proprio nome e cognome al posto di uno pseudonimo. In molti non hanno gradito l’introduzione di questa novità, dimostrando il proprio disappunto.
Tra questi c’è anche un utente speciale: Jawed Karim. Forse ai più il nome non suggerirà nulla, ma si tratta di colui che nel 2005 diede vita al portale di video sharing. Fu proprio lui nel ruolo di consigliere, insieme a Chad Hurley (amministratore delegato) e Steve Chen (direttore tecnico), a creare la prima versione di YouTube nel 2005, ceduta a Google l’anno successivo con un’acquisizione da 1,65 miliardi di dollari. Suo è il primo account e suo è anche il primo video caricato, “Me at the zoo”, visibile in streaming a fondo articolo. Insomma, a tutti gli effetti una voce autorevole sulla questione, intervenuta per esprimere le proprie perplessità in modo abbastanza colorito.
Perché ***** c’è bisogno di un account Google+ per commentare un video?
È la domanda che si stanno ponendo in molti in questi giorni. Fino a prova contraria, non è da escludere l’ipotesi che l’account sia stato compromesso e dunque il messaggio pubblicato da altri. Di certo gli utenti sembrano faticare a prendere confidenza con il nuovo sistema di commenti, introdotto da Google su YouTube con l’intenzione di dare maggior peso e rilevanza a quelli interessanti, piuttosto che visualizzarli semplicemente in ordine cronologico.