Co.mments chiude i battenti. In molti conoscono il servizio, in molti l’hanno usato, moltissimi l’hanno sicuramente incrociato durante la propria navigazione. Per chi intende capire cosa fosse Co.mments, questa la breve introduzione in lingua italiana al servizio:
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Ora, i verbi vengano tutti girati al passato: Co.mments, infatti, chiude. Definitivamente.
L’annuncio giunge direttamente dal fondatore Assaf Arkin, il quale spiega di aver bisogno di tempo e risorse per concentrarsi su altre attività. L’annuncio giunge quasi come un cattivo presagio: se il 2009 è l’anno nel quale verranno tagliati i rami secchi del mercato, allora il cosiddetto “2.0” ha di che temere.
Perchè sarà uno e uno soltanto il mantra dei prossimi mesi: “profittabilità“. Le cose semplicemente “interessanti” o “utili” non basteranno: occorre generare moneta e profitto. Occorre saper camminare sulle proprie gambe, perché sulle ali delle promesse non si vola più. Ed ecco che il primo ramo è tagliato. Incapacità di monetizzare, frammentazione dell’utenza su una miriade di servizi simili, incapacità di imporsi ed evolvere, impossibilità di investire: una semplice somma algebrica di questi fattori porta al risultato fallimentare. Se tutto ciò non era poi così ovvio fino a pochi mesi fa, ora è venuto il momento di interrompere le addizioni, tirare una linea e comporre il risultato.
Il presagio si fa realtà: chiusura. Siamo ai primi giorni del 2009, ma sembra essere questo il destino di molti. Addirittura grandi gruppi come Google stanno chiudendo progetti privi di risultanze, inevitabilmente i “pesci piccoli” sono destinati ad aver vita breve se non imparano fin da subito il mantra. Profittabilità. Profittabilità. Profittabilità.