Con una comunicazione alla SEC, Sun ha reso noto l’ostruzionismo della Commissione Europea verso l’operazione di acquisto di Sun da parte di Oracle Corp. La Commissione Europea, con la propria decisione, non solo si schiera contro i due gruppi, ma va anche ad esprimere parere contrario rispetto a quella che è stata l’approvazione già accordata nei mesi scorsi da parte dell’antitrust statunitense.
Secondo la Commissione Europea i 7.4 miliardi di dollari investiti per l’operazione vanno a configurare una violazione antitrust nel mercato dei database poiché tende a concentrare un eccessivo potere in mano ad un solo gruppo, a discapito delle opportunità per la concorrenza. Oracle ha immediatamente annunciato di «prevedere una vigorosa opposizione allo Statement of Objection firmato dalla Commissione Europea», il tutto sebbene la stessa Commissione abbia conseguito la propria decisione in virtù dell’assenza di argomentazioni solide proprio all’interno della documentazione Oracle che avrebbe potuto far cadere il piano accusatorio.
Il dubbio maggiore che Oracle non è riuscita a dipanare è il rischio per cui il gruppo possa volere Sun per limitare lo sviluppo di MySQL a favore delle soluzioni proprie più avanzate (Sun ha acquisito MySQL per 1 miliardo di dollari nel Gennaio del 2008). Oracle da parte sua ha sottolineato il fatto che, essendo MySQL un progetto open source, non è in realtà controllato né controllabile da alcuno. Il Dipartimento per la Giustizia USA non ha avuto osservazioni da porre in merito; la Commissione Europea, invece, ha mantenuto una linea rigida portando fino in fondo il proprio teorema. Va sottolineato peraltro come dietro l’acquisto di Sun vi fosse anche l’offerta concorrente di IBM, dunque Oracle avrebbe fatto proprio MySQL anche con la garanzia di veder sottratto il gruppo alla concorrenza.
Per Sun il momento è particolarmente problematico perché, in assenza di certezze circa il proprio futuro in Oracle, il gruppo continua a macinare bilanci in passivo nella speranza di poter confluire nel gruppo acquirente e rivedere lil proprio ruolo ed il proprio brand. L’opposizione della Commissione Europea non fa altro che procrastinare i problemi odierni.