Proprio in collegamento ai problemi emersi dall’analisi condotta da Euripes sul rapporto fra scuola ed ICT, l’Unesco ha indicato la strada per migliorare, sin dal prossimo futuro, il grado di istruzione in merito ad un argomento attuale ed importante sopratutto in prospettiva futura, come l’ICT.
Unesco, infatti, dopo attente analisi, ha individuato alcuni standard contenuti all’interno di un preciso progetto. Quest’ultimo, presentato in Gennaio alla Moving Young Minds Conference, svoltasi a Londra, è stato articolato in tre fasi, pensate per aiutare decisori e organizzatori di curriculum e corsi ad identificare le competenze di cui gli insegnanti hanno bisogno per sfruttare le nuove tecnologie nel settore dell’educazione.
In sostanza gli standard dettati dall’Unesco saranno raccolti all’interno di un progetto così suddiviso:
- una cornice di policy che illustra motivi, struttura e metodologia del progetto;
- moduli degli standard di competenza che incrociano gli elementi della riforma didattica con vari approcci di policy per generare una matrice di competenze per gli insegnanti;
- linee guida di implementazione che forniscono un syllabus dettagliato delle specifiche competenze che gli insegnanti devono acquisire nell’ambito di ogni set o modulo di competenza.
In merito a questa iniziativa, atta ad assicurare ai giovani una preparazione riguardo all’uso delle tecnologie, che miri a formare solide basi su cui costruire un roseo futuro, si è espresso il direttore generale dell’Unesco Koïchiro Matsuura:
“Gli ICT Competency Standards for Teachers forniscono uno strumento che aiuterà decisori e formatori dei docenti a pianificare il loro uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gli standard sono moduli che aiuteranno a fissare le priorità di ciò che serve e a disegnare curricula adatti a specifiche richieste e risorse, riflettendo la convinzione dell’Unesco che i Paesi debbano occupare il posto di guida nella progettazione educativa”.
Va aggiunto che le linee guida sono state sviluppate insieme a Cisco, Intel e Microsoft (per il settore privato), all’International Society for Technology in Education (ISTE) e al Virginia Polytechnic Institute and State University (Virginia Tech) per il settore pubblico ed accademico. Collaboratori importanti per un progetto altrettanto importante ed ambizioso, strutturato intorno al decisivo ruolo che l’ICT ricoprirà in futuro.