Da poche ore è ufficiale il fatto che Skype sarà quotato in borsa. Tutti potremo acquistarne le azioni, volendo. La domanda è: vogliamo?
Skype è innegabilmente un prodotto di successo. 400 milioni di iscritti non sono fuffa e la qualità del servizio è innegabile. Ottime anche le offerte SkypeOut, migliorabili quelle SkypeIN. Il gruppo è in attivo, e per il 2011 prevede di raddoppiare entrate oggi poco sopra il mezzo miliardo di dollari.
Per poter vedere crescere Skype, però, occorrerà fare un passo in più. Skype deve arrivare nel mobile ed iniziare a condividere introiti con i carrier. Deve saper differenziare le proprie entrate e deve saper introdurre altre esplosive novità che mettano il servizio al riparo dalla pressione della parte restante del mondo del VoIP. Per poter rendere remunerativo un investimento nelle azioni, occorrerà attendere che il gruppo abbia trovato il modo di trasformare in moneta tutto il valore del proprio brand.
I rischi ci sono, insomma: Skype sarà davvero un affare? Per chi è interessato, l’IPO è prevista per la prima metà del 2010, anche se il momento preciso verrà stabilito solo con il passare dei mesi.