Esiste una sigla, nell’ambito delle tecnologie informatiche, che indica qualcosa di molto speciale: DWIM ovvero Do what I mean (fai ciò che intendo).
Wikipedia fornisce altre informazioni in merito:
When executed, the program does what the user wants it to do, without any restrictions. How it does this has never been defined.
This highlights an important difference between human and computer language. A human language speaker is able to resolve ambiguities or even outright syntactical errors based on inferring the intentions of another speaker, something that computer language compilers are not yet able to do.
Obviously, no real-life implementations of DWIM exist for any platform.
tradotto…
Quando viene eseguito, il programma fa quello che l’utente vuole, senza alcuna restrizione. Come lo fa non è mai stato definito.
Questo evidenzia una differenza importante tra il linguaggio umano e quello dei computer. Un interlocutore umano è in grado di risolvere le ambiguità o comunque correggere gli errori sintattici deducendo le intenzione dell’altro interlocutore, qualcosa che i compilatori dei linguaggi di programmazione non sono in grado di fare.
Ovviamente, nessuna reale implementazione del DWIM esiste su alcuna piattaforma.
Questa premessa perché ho appena letto un post di TUAW.com secondo cui Apple ha implementato il DWIM in Leopard!!!
Scherzo ;-) Il post di TUAW.com parla di una funzione dell’iPhone denominata TWIM (Type what I mean), si tratta di un correttore automatico del testo digitato dall’utente.
Al momento non ho trovato altre informazioni e non saprei spiegare se il sistema differisce in qualche modo dai correttori ortografici dei più noti editor di testo come Microsoft Word, Google Docs o Apple Pages.
Qualcuno vuole provare a fare supposizioni?