Gennaio sorride a Bing. Lo sforzo che Microsoft sta compiendo sul proprio motore di ricerca è notevole e, sebbene al momento il servizio rimanga confinato nella sua espressione più completa soltanto entro i confini degli Stati Uniti, i primi risultati potrebbero iniziare ad arrivare. Per la prima volta, infatti, Bing potrebbe aver superato la quota di mercato dell’11%.
Alcune anteprime sui dati comScore del mese di Gennaio indicano una sorta di piccola inversione di tendenza. Se per Google le notizie non sono certo negative, Yahoo conferma la propria progressiva caduta e Bing sembra riuscire a far proprio tutto quel che i primi due motori hanno lasciato per la strada. I dati indicano per il leader di Mountain View una quota di mercato del 65.4%, in calo rispetto al 65.7% del mese di Dicembre (-0.3%); il motore di Sunnyvale, al tempo stesso, si ferma al 17% dopo aver registrato il 17.3% nel mese precedente (-0.3%). Bing, per contro, raggiunge quota 11.3%, salendo dello 0.6% rispetto al 10.7% della fine del 2009.
A breve potrebbe giungere il via libera dell’antitrust alla partnership tra Microsoft e Yahoo: in quella fase Bing potrà avvalersi di una quota di mercato che ad oggi si proietta attorno al 28.3%, meno della metà rispetto alla leadership. I rapporti di forza rimangono pertanto sostanzialmente stabili, mentre all’interno della filiera Bing Microsoft sembra riuscire ad avvantaggiarsi rispetto al prossimo partner.
Una forte spinta al motore di Redmond potrebbe presto giungere da Facebook. Il social network, avente all’attivo oltre 400 milioni di utenti, ha infatti siglato un accordo con Microsoft tale per cui Bing diventa il provider ufficiale delle ricerche sul modulo presente sulle bacheche dell’utenza, consentendo così a Bing di proporsi a nuova utenza tanto negli USA quanto a livello internazionale. Potrebbe essere questa una chiave di volta per consentire a Bing di cambiare marcia una volta per tutte distaccandosi da una quota minoritaria che fino ad oggi non ha consentito a Microsoft di monetizzare i propri investimenti nel settore.