Sony è pronta a comprare Gracenote, il database più utilizzato per il riconoscimento e l’etichettamento musicale. Si tratta di un gigantesco indice di brani ed album continuamente aggiornato dagli utenti stessi che si occupa di dare un nome alle tracce prese dai CD che autonomamente ne sarebbero sprovvisti.
Gracenote associa ad ogni traccia una serie di dati come autore, album o titolo e lo fa basandosi sulla lunghezza del brano in byte, una componente praticamente unica per ogni traccia (in alcuni casi ci sono delle sovrapposizioni e allora il database chiede all’utente di operare la discriminazione). In tal modo il database si è diffuso diventando il più utilizzato da programmi Apple, Winamp, Panasonic, Philips, Samsung e Sony (quindi anche Sony Ericsson) e solo nell’ultimo anno ha portato a casa 40 milioni di dollari.
Sony è disposta a pagare circa 260 milioni di dollari per avere accesso alla gestione del database e poterlo utilizzare appieno (nonostante la società rimanga autonoma e continui a fornire i suoi servizi ai competitor) sia sui suoi device che su quelli di altre divisioni come Sony Ericsson o Playstation. La società dunque sembra non arrendersi dopo i diversi tentativi di cavalcare la nuova ondata di musica online andati a vuoto ed ora tiene dalla parte del manico un coltello puntato su uno dei fondamenti del funzionamento di iTunes.
Oltre ad identificare le tracce, il database Gracenote viene utilizzato anche per dare consigli e associare i brani tra di loro a seconda di diversi criteri quali somiglianza di genere, periodo, influenza. Ora la società medita di espandere il suo servizio anche al mondo del cinema, costruendo una library che faccia per i DVD ciò che fino a ora è stato possibile per i CD.