Un nuovo brevetto mostra come a Cupertino stiamo lavorando per portare la semplicità e la sicurezza delle password protette da dati biometrici agli oggetti del mondo reale, come lucchetti per biciclette, codici di accesso e altro ancora, con l’aiuto di iPhone, Apple Vision Pro o magari un fiammante paio di occhiali super tecnologici, sfruttando ovviamente la realtà aumenta. Il brevetto descrive un processo che permette di sbloccare un oggetto fisico semplicemente guardandolo tramite il dispositivo. In questo modo vengono visualizzati i codici associati all’oggetto e le eventuali istruzioni per lo sblocco memorizzate.
L’Apple Vision Pro e la futura funzione di rilevamento dello sguardo di iPhone, ovvero l’eye tracking che arriverà coniOS 18 sono parte del crescente impegno a Cupertino nei confronti delle tecnologie di Realtà Estesa, ovvero funzionalità che possano unire realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista, cercando quindi di combinare informazioni virtuali con input dalla realtà in tempo reale, attraverso fotocamere, microfoni o qualsiasi altro sensore del dispositivo. Se implementata a dovere questa tecnologia eliminerebbe la necessità di ricordare le decine di password che proteggono dispositivi reali e potrebbe quindi consentire la creazione di serrature e sicurezza molto più sofisticate. Basta pensare che i lucchetti a 10 cifre sono di fatto inesistenti perché praticamente nessuno sarebbe capace di ricordare un codice di quella lunghezza. Ma visto che le app che gestiscono le password non hanno questo problema si potrebbe creare serrature più sicure con un maggior numero di cifre. Tanto per fare un esempio piuttosto esplicativo.