La tecnologia si è spesso dimostrata in grado di semplificare numerose attività, ma spesso ha consentito di ridurre, se non risolvere, svariati problemi. È il caso dell’editoria digitale, sempre attenta nei confronti del pubblico disabile come dimostra anche un nuovo importante progetto lanciato dall’Associazione Italiana Editori.
Trattasi di LIA, acronimo di Libri Italiani Accessibili, il quale ha l’obiettivo di allestire una ricca vetrina di e-book dedicati a persone non vedenti e ipovedenti, venendo loro incontro in una fase in cui la spinta verso il digitale a trecentosessanta gradi è sempre più forte.
Presentata quest’oggi a SMAU 2012, l’iniziativa sarà coordinata dal centro di innovazione del Politecnico di Milano CEFRIEL, cui verrà affidata la realizzazione della versione Web e mobile del portale mediante il quale in futuro sarà possibile individuare titoli ottimizzati per persone con disabilità alla vista. Il tutto sarà realizzato rispettando le specifiche diramate dal W3C e le direttive imposte dalla legge Stanca, ottenendo di fatto un progetto improntato sul concetto di accessibilità, sempre più presente nella realtà digitale odierna e sempre più importante con la sua evoluzione.
«Le persone non vedenti e ipovedenti potranno consultare in autonomia il sito vetrina del Progetto LIA e costruire il proprio “carrello” per poi procedere all’acquisto degli ebook sulle librerie online che hanno aderito» ha reso noto Cristina Mussinelli, coordinatrice del progetto e responsabile di AIE. «Sono previsti oltre 3.000 titoli di narrativa e saggistica creati in versione accessibile dagli editori aderenti». Titoli che potranno essere acquistati sia da PC che attraverso dispositivi mobile, mediante un percorso di scelta ed acquisto realizzati per essere semplici, facilmente utilizzabili ed intuitivi.
I testi acquistati mediante LIA potranno quindi esser facilmente consultati attraverso dispositivi di ausilio quali screen reader, braille digitali e simili, permettendo così anche alle persone con problematiche legate alla vista di provare l’emozione di leggere i racconti dei propri autori preferiti. Secondo alcune statistiche, del resto, circa il 59% delle persone con problemi di vista legge almeno un libro l’anno, contro il 46% registrato nel resto della popolazione. Cifre, queste, che indicano quanto un progetto quale LIA possa rivelarsi importante nel dimostrare l’efficacia delle nuove tecnologie applicate ad attività quotidiane.