«Ascolta questo brano, è stupendo»: una frase sentita moltissime volte, accompagnata poi da un gesto per porre un auricolare al proprio interlocutore, permettendogli di ascoltare il brano in questione. Grazie ad un’apposita applicazione per iPhone, tuttavia, quest’ultima operazione non sarà più necessaria: si tratta di MyShare, un’app scaricabile gratuitamente dall’App Store che permette di condividere con altri dispositivi iOS la propria musica.
MyShare funziona a breve raggio, basandosi sulla rete Wi-Fi cui si è connessi o eventualmente sul Bluetooth per rintracciare altri utenti con la medesima applicazione sul proprio iPhone. In un semplice tocco è possibile trasmettere il brano in ascolto su di un altro device Apple, senza la necessità di condividere lo stesso paio di auricolari. Con MyShare è inoltre possibile inoltre collegarsi immediatamente ad iTunes per acquistare ogni singolo brano trasmesso con tale app: una percentuale dei ricavi finisce in questo modo nelle casse del progetto grazie all’apposito programma offerto da Apple.
Al momento le funzionalità integrate all’interno dell’applicazione permettono esclusivamente di riprodurre per intero lo stesso brano ascoltato da colui che trasmette, la cui libreria musicale è accessibile solo tramite anteprime di 30 secondi a causa di chiari problemi legati al diritto d’autore. I dubbi in tal senso riguardano anche la possibilità di trasmettere ad altre persone il brano in ascolto, benché secondo la società che sviluppa MyShare il tutto non vada oltre quanto possibile con un normale auricolare condiviso tra due persone.
L’utilizzo di MyShare presenta inoltre un importante prezzo da pagare, non in termini di denaro (l’app è gratuita) ma di autonomia dei dispositivi: secondo Richard Zelson, ideatore del progetto, MyShare provoca un calo della durata della batteria pari a circa il 20%. L’applicazione risulta per adesso compatibile esclusivamente con iPhone 4, 3GS e 3G, ma un aggiornamento atteso a breve introdurrà il supporto ad iPod Touch. Per quanto riguarda iPad, invece, sarà necessario attendere ancora diverse settimane.