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Il campo della mobile augmented reality sta iniziando davvero ad uscire dagli ambiti accademici e a diventare di pubblico interesse. Basta vedere cosa si può fare con un iPhone grazie a WTC – Its not there but its there
Sfruttando la nuova versione delle Wikitude API, per ora disponibili solo per iPhone e nell’App Store americano, è possibile sovraimporre oggetti 3D a quanto inquadrato dalla fotocamera del dispositivo.
Interessante la sfida che si stanno contendendo i due big di questo settore, Wikitude, appunto, e Layar, che prevede di lanciare entro novembre una nuova versione del suo prodotto con funzionalità 3D simili. Sfida aperta soprattutto alla creatività degli sviluppatori, dato che integrare un browser AR nella propria applicazione è estremamente facile, come mi è capitato di verificare per un progetto Android che ho realizzato poco tempo fa.
Nuovi scenari di mobile augmented reality gaming all’orizzonte? Si potrebbero infatti creare cacce al tesoro in cui i giocatori girano per spazi reali alla ricerca di indizi che appaiono solo se inquadrati dal display del proprio smartphone e, una volta raccolti, non sono più disponibili per gli avversari, un po’ come succede per gli oggetti reali. Oppure lanciarsi all’inseguimento di personaggi virtuali che appaiono solo in determinate zone e in determinati momenti.