Concerti on demand: ma fanno davvero pogare?

Concerti on demand: ma fanno davvero pogare?

Non nascondo che se ad un concerto vedo qualcuno che poga, sono tra quelli a lanciarsi subito nella mischia. Anche per questo, leggendo in rete questa notizia, mi sono chiesto quali potessero essere i pro e i contro nel seguire un evento musicale dal proprio videofonino.

Sicuramente tra i pregi della fruizione di questo tipo di contenuto, rientrano la possibilità di farlo quando più si vuole e senza dover raggiungere luoghi lontani, che graverebbero ancora di più nel bilancio totale della spesa sostenuta per l’evento. Così, invece di seguire un concerto ogni due-tre mesi, potrei tranquillamente permettermene uno ogni settimana. Inoltre avrei una discreta qualità audio e vedrei bene il palco, quando invece capita che ad un concerto una posizione non particolarmente fortunata potrebbe precludermi sia l’uno, sia l’altro.

Ma penso anche che lo stare ad un concerto, essere immerso nelle voci della folla, farsi contagiare dalle sensazioni evocate da certe canzoni, vedere i volti di chi è con te, sconosciuti compagni d’avventura per qualche ora, rendano l’esperienza di un concerto qualcosa di unico. Anche il semplice battere le mani ha una sua magia tutta particolare.

Voi cosa ne pensate? Seguireste un concerto da un videofonino? E perché?

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