Condividere qualcosa su Facebook non deve essere mai preso alla leggera vista la rapidità con cui si diffondono le notizie. A volte, post inopportuni possono costare molto cari ed è una lezione che sicuramente avrà imparato a caro prezzo Dana Snay, un giovane ragazza americana che a causa di un post sul suo profilo su Facebook avrebbe fatto perdere 80 mila dollari di risarcimento a suo padre, svelando un accordo di riservatezza tra quest’ultimo e il suo datore di lavoro in causa per un’accusa di discriminazione. Mr Snay non si era infatti visto rinnovare il contratto di lavoro dalla scuola a causa della sua età.
L’accordo tra le parti prevedeva che l’ex-datore di lavoro del padre di Dana Snay, la Gulliver Preparatory School di Miami, avrebbe offerto un risarcimento di 80 mila dollari per il ritiro delle accuse con la clausola di mantenere però segreto il patto. Ma in piena epoca social, dove viene dato in pasto al pubblico ogni sorta di informazione, anche le più personali, la giovane Dana Snay non ha resistito nel condividere sul social network l’accordo tra il padre e l’ex datore di lavoro. Peccato per lei che con oltre 1200 amici, tra cui molti studenti della scuola sotto accusa, la notizia abbia fatto velocemente il giro della comunità locale. Scrive Dana Snay su Facebook:
Mamma e papà hanno vinto la causa contro Gulliver. Gulliver ci pagherà le vacanze in Europa questa estate. SUCK IT!
Non ci è dunque voluto molto affinché la notizia arrivasse ai legali della scuola, i quali hanno prontamente informato il giudice che ha così invalidato l’accordo vista la violazione palese del patto di riservatezza. Risultato: il padre di Dana ha perduto seduta stante gli 80 mila dollari di risarcimento concordati.