Si è tenuta a Benevento la conferenza dal titolo Wi-MAX dall’infrastruttura ai servizi, che si proponeva di discutere sullo sviluppo del WiMax e delle sue possibili applicazioni in Italia.
Durante l’evento si è discusso sul problema che il “Bel Paese” sia in perdita di competitività dovuta principalmente agli scarsi investimenti pubblici e privati nel settore dell’innovazione tecnologica e nei settori tradizionali e ad alta tecnologia.
Proprio la teconologia WiFi e il Wi-Max possono essere due tecnologie che permetterebbero un rilancio per l’Italia, con investimenti relativamente contenuti che punterebbero ad abbattere il digital divide.
Nello Califano di Ericsson nel suo intervento alla conferenza, ha ipotizzato la possibilità di superare il digital divide. Dai dati presentati l’Italia al momento è in ventesima posizione nella classifica riguardante la penetrazione delle banda larga.
Più nello specifico Lombardia, Piemonte e Campania sono le regioni con il più alto deficit digitale mentre viaggiano con risultati migliori regioni come la Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Marche.
Come già detto più volte e presentati i progetti che regioni come Lombardia e Piemonte stanno realizzando per portarsi avanti con la tecnologia, proprio il WiFi e in particolare il Wi-MAX sono le tecnologie del futuro o meglio del presente che andrebbero sviluppate.
Il presidente del Centro di Eccellenza sulle Tecnologie del Software dell’Università degli Studi del Sannio ha commentato durante la conferenza che la creazione di una rete in Italia potrebbe essere un’importante mezzo di comunicazione e circolazione delle informazioni e la realizzazione con tecnologia Wi-Max potrebbe essere la soluzione adatta che permetterebbe di contenere le spese.
Se ne fa un gran parlare di questa tecnologia ma sembra che ci sia un freno che non permetta un pieno sviluppo, non c’è nessuno che vuole investire o ci sono problemi sul Wi-Max?
Si riuscirà a partire per metterci al pari con gli altri stati europei?