Nel post precedente abbiamo iniziato a vedere la configurazione di una installazione di base del PBX Askozia.
Continuiamo la nostra configurazione con il menù derivati; qui è possibile configurare gli interni del nostro centralino.
Le voci richieste sono molto semplici:
- “Numero di interno”: l’interno che deve essere associato a questo operatore;
- “Numero identificativo del chiamante”: qui possiamo specificare anche il nome dell’operatore;
- “Password”: la password per l’utilizzo dell’interno;
- “Casella vocale”: un indirizzo email valido a cui inviare i messaggi;
- infine “lingua” e “codec” da utilizzare.
Possiamo cliccare sulla voce Piano di numerazione, per vedere in dettaglio il dialplan che abbiamo finora configurato.
Se abbiamo bisogno di definire dei gruppi di chiamata, tramite la relativa voce del menù dobbiamo configurare:
- “nome”: il nome da assegnare al gruppo;
- “interno”: il numero che deve essere utilizzato per raggiungere il gruppo;
- “lunghezza squillo”: il numero di secondi di attesa in cui il telefono continua a squillare;
- infine gli “interni appartenenti al gruppo” scelti dall’elenco completo degli interni configurati, tramite drag and drop.
Tramite l’interfaccia Web è possibile configurare anche una stanza di conferenze, selezionando all’interno del menù servizi la voce Conferenza.
Dobbiamo, dunque, definire:
- “Numero conferenza”: il numero da comporre per partecipare alla conferenza;
- “Nome”: Nome della conferenza;
- “PIN”: in caso vogliamo riservare l’ingresso alla conferenza solo dopo aver inserito un codice di accesso (PIN).
La situazione, in tempo reale, delle eventuali conferenze attive è possibile visualizzarla tramite il menù Stati–>Conferenze.
Tramite il menù Diagnostica–>terminale Asterisk è possibile accedere ad una applicazione grafica che permette di utilizzare l’interfaccia CLI di Asterisk.
Insomma, nonostante la sua “essenzialità” sicuramente una distribuzione che gli appassionati di Asterisk non possono non testare. Che ne pensate?