Pochi giorni fa mi è stato segnalato un video dei Facebook Gangsta, che racconta uno spaccato delle giornate di un uomo alle prese con Facebook.
[vimeo 1034172]
Ora, sorvolando sulle estremizzazioni fatte, che di sicuro producono l’effetto ironico della clip, sono comunque presenti nel video diversi elementi che, a mio avviso, possono portare a interessanti considerazioni sull’interazione tra social network e vita quotidiana grazie ai device mobili (un iPhone, nello specifico).
Se l’obiettivo dell’uso di un social network come Facebook è la creazione di un’identità digitale, da condividere con altri per ricavarne benefici nella vita reale, allora ecco che solo lo strumento mobile può essere il mezzo adatto ad arricchire questa identità nei momenti quotidiani, dove non sempre si ha a disposizione un computer.
Dire cosa si sta facendo (domanda su cui Twitter basa il suo successo) e conoscere cosa fanno i proprio amici, informare la nostra rete di contatti sugli eventi a cui si sta partecipando e sapere dove invece sono loro, dichiarare il proprio mood e capire l’umore di chi ci circonda, condividere foto, commenti, impressioni. Tutto questo partecipa alla creazione di un’identità digitale che sempre più riesce a descriverci nei particolari. E a descrivere chi ci circonda, istante per istante.
Quando Internet ha iniziato a dare spazio alla narrazione dell’esperienza delle persone, il tempo più usato era il passato. Ciò era necessario, dato che un qualcosa veniva prima vissuto, e solo poi poteva essere riportato online. I social network hanno messo in campo nuovi strumenti per facilitare l’inserimento di questa esperienza e la consultazione di quella altrui.
Adesso i device mobili stanno giocando, a mio avviso, la parte più difficile di questo cammino evolutivo, provando a cambiare la forma verbale che viene usata nella narrazione. Stiamo abbandonando l’uso del passato per muoverci sempre più verso il presente, verso la contemporaneità. Cosa ne pensate di questa socialità così 2.0?