Si è conclusa ieri a mezzanotte la consultazione online sulla modifica alle Riforme Costituzionali. Il più ambizioso tentativo di crowdsourcing politico in Italia era partito l’otto luglio e tre mesi dopo ha detto stop ai due questionari proposti: documentazioni complesse, ma anche occasione interessante di fare del parere dei cittadini un mattoncino del futuro assetto istituzionale. L’elaborazione dei dati richiederà del tempo, ma i 130 mila questionari arrivati dicono già di un successo.
Il ministro Gaetano Quagliariello ha definito questa consultazione come un record europeo. Una consultazione che ha raccolto decine di migliaia di proposte, ma che non ha ancora finito il suo lavoro. È attiva infatti, la discussione pubblica per approfondire i temi trattati nei questionari, aperta fino al 31 ottobre. La piattaforma web CIVICI permette di discutere le proposte della Relazione Finale della Commissione Riforme Costituzionali o proporre alternative all’interno di nove temi dei questionari. La terza fase prevista sin dagli inizi della consultazione.
Buongiorno a tutti!
Ieri è terminata la #Consultazione pubblica sulle #RiformeCostituzionali, per sapere come e… http://t.co/JQrYFa11lQ— PartecipaGov (@partecipagov) October 9, 2013
Una settimana per saperne di più
Impossibile dire di più di questa mole di informazioni dei cittadini. I questionari compilati dovranno essere sottoposti ad un processo di validazione per la verifica di eventuali immissioni duplicate o non utilizzabili. Quindi probabilmente il numero di questionari considerati diminuirà leggermente. La prossima settimana sarà comunicato il numero dei questionari oggetto dell’analisi, che impegnerà per altre due settimane il personale del ministero (anche se non è escluso si appoggi a una risorsa esterna per l’elaborazione dati) prima della pubblicazione sul sito partecipa.gov.it del rapporto contenente le risposte dei partecipanti alle domande dei due questionari. Il rapporto coi risultati della consultazione sarà consegnato nelle mani di Enrico Letta.
Nessuno, quindi, può sapere attualmente quale sia il modello istituzionale preferito dai cittadini che hanno partecipato alla consultazione: presidenzialismo, semi-presidenzialismo, parlamentare? Una cosa è certa: non trattandosi di semplici like ma di questionari che richiedevano trenta minuti (almeno) di tempo, aver superato quota centomila è un risultato incoraggiante.