Continua il "botta e risposta" tra Rai e Sky per il rinnovo del contratto di Raisat e non solo

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Continua, a colpi di dichiarazioni da una parte e dall’altra, il “braccio di ferro” tra Rai e Sky per la questione del rinnovo contrattuale relativo alla distribuzione dei canali del pacchetto Raisat tramite la piattaforma satellitare della pay TV di News Corporation.

Una vicenda che assume contorni che esulano perfino dalle strategie televisive e tecnologiche, sconfinando in territorio politico a causa del forte potere che la politica esercita sulla TV pubblica, nonché ad un conflitto di interessi che in molti vedono profilarsi sullo sfondo.

Formalmente la questione è una semplice trattativa tra due aziende il cui contratto di collaborazione è in scadenza il 31 luglio e che valutano in maniera assai differente il valore dell’oggetto in causa, ovvero i su menzionati canali Raisat (Extra, Premium, Cinema, Smash Girls e Yoyo), ma in realtà in gioco di sono anche la presenza dei tre generalisti Rai sulla numerazione degli skybox e il rinnovo del contratto con RaiCinema.

Molta “carne al fuoco” come si vede, un bel “bottino” per cui Sky aveva offerto la cifra di 50 milioni di euro annuali per 7 anni più altri 75 milioni in 3 anni per i diritti cinematografici, aggiungendo però l’obbligo per la TV pubblica di critpare gli eventi satellitari di cui non ha i diritti per l’estero in NDS (il sistema di criptaggio usato da Sky) e di portare sulla sua piattaforma anche canali come Rai4, per ora esclusiva del digitale terrestre.

Cifre non da poco conto che tuttavia sembrano lasciare “freddo” il CdA Rai, il quale valuta come “insufficiente” la cifra offerta, asserendo che il valore commerciale del prodotto Rai è superiore alla quotazione fatta dai dirigenti della pay TV satellitare.

“Scaramucce” aziendali dietro cui si “fiondano” interessi trasversali alla politica e anche al settore televisivo, se è vero che Rai è una dei soci fondatori di tivù, la società che a fine mese lancerà ufficialmente un’offerta satellitare gratuita chiamata tivùSat e destinata a portare sul satellite i canali dell’offerta DTT, quindi anche quei canali che Sky vorrebbe per sé.

Concorrenza tra piattaforme, obbighi da servizio pubblico e scelte strategiche volte ad indebolire l’avversario, tutto questo c’è nella delicata trattativa che le due parti portano avanti e per cui nella giornata di ieri si è parlato di un possibile “spiraglio” per l’eventuale rinnovo, anche se in molti, tra gli addetti ai lavori, sono pronti a scommettere che dal 1 agosto lo scenario potrebbe essere molto diverso.

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