Continua la battaglia a distanza tra Apple e Adobe.
La prima battuta d’arresto per la mela morsicata arriva in questi giorni da alcuni dei principali colossi dell’intrattenimento online. Time Warner e NBC Universal hanno infatti ribattuto alle richieste avanzate da Steve Jobs, dichiarando di non essere intenzionate a riadattare le proprie librerie video al formato HTML5. La motivazione è che si tratterebbe di un’operazione molto costosa e inefficiente, considerando che Adobe Flash è ancora la tecnologia più diffusa sulla rete.
Giungono invece da Boston notizie circa una nuova applicazione, denominata Cloud Browse, con al suo attivo già 150.000 download sull’App Store, che permetterebbe di visualizzare contenuti Flash anche sui dispositivi Apple.
Il sistema è molto ingegnoso e sfrutta dei server che si occupano del rendering del sito Web, per poi inviare all’iPad, iPhone o iPod Touch il contenuto multimediale già processato, senza dunque la necessità di un software specifico di decodifica.
Attualmente il frame rate dei video in Flash è molto limitato ma sarà commercializzata una versione premium che promette prestazioni maggiori al costo però di 9.99 dollari al mese.