Per due volte le ricerche relative a Steven Gerrard hanno superato quelle della regina Elisabetta. Inoltre Pirlo è il secondo più cercato su Google dopo Buffon. Klinsmann è stato inoltre perdonato dai tedeschi, se è vero che lo cercano di più in Germania che non negli USA dove allena ora.
Queste ed altre curiosità sono quel che Google Trends è in grado di raccontare a proposito dei Mondiali di Calcio che stanno per cominciare in Brasile. Quando mancano ormai poche ore al fischio di inizio, Google mette infatti a disposizione una apposita pagina sulla quale va a evidenziare gli elementi di maggior spicco durante la competizione. Alla vigilia dell’evento sono già 117,4 milioni le ricerche correlate alla Coppa del Mondo e la pagina è pronta ad essere aggiornata per offrire «Un unico sguardo su ciò che il mondo vuole sapere durante il campionato mondiale».
Interessante anche la misurazione del “sentiment” tramite G+ delle varie nazioni a proposito delle varie sfide in arrivo. Se le ricerche online si dimostreranno un buon metro di giudizio per i pronostici, c’è da credere che Google sostituirà anche il famigerato polpo Paul. E nel frattempo gli italiani sembrano approcciare la prima importantissima sfida con l’Inghilterra a testa alta:
Disponibili inoltre le sei domande più frequenti legate alla sfida italiani e inglesi, nonché i personaggi di maggior interesse delle due nazionali. Chi si aspetta Balotelli rimarrà però deluso: Ciro Immobile è la star del momento, seguito da Andrea Pirlo e Luca Toni (quest’ultimo, però, guarderà la sfida da casa). In quanto a ricerche, però, il trio inglese (Shaw, Gerrard, Adam Lallana) supera di gran lunga i volumi dei tre azzurri. Non a caso il rapporto tra le due nazionali nella capacità di attrarre l’opinione pubblica è completamente a favore degli inglesi: 70% contro 30% («viene esaminato il volume combinato delle ricerche di due Paesi, dopodiché viene indicato il valore percentuale delle loro relative quote rispetto al totale»).
Il servizio regala molte curiosità e soprattutto consente di esplorare i numeri in modo significativo. Se il calcio non è una scienza esatta, sarà il campo a ribaltare le previsioni ed a regalare ulteriori curiosità alla statistica: la realtà è quella eccezione che conferma le regole degli algoritmi, del resto.