Coradia iLint: un treno a idrogeno in Germania

Tra la fine del prossimo anno e l'inizio del 2018, sulla rete ferroviaria tedesca, inizierà a viaggiare il primo treno al mondo alimentato a idrogeno.
Coradia iLint: un treno a idrogeno in Germania
Tra la fine del prossimo anno e l'inizio del 2018, sulla rete ferroviaria tedesca, inizierà a viaggiare il primo treno al mondo alimentato a idrogeno.

Presentato in occasione dell’evento InnoTrans 2016 (in scena a Berlino dal 20 al 23 settembre), Coradia iLint è il primo treno a idrogeno al mondo a poter essere impiegato su lunghe tratte. A progettarlo è stata l’azienda francese Alstom (in collaborazione con realtà tedesche e canadesi), che ha già avviato la fase di test in Germania e lo renderà pienamente operativo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. L’iniziativa si inserisce perfettamente in una visione che mira a costruire un concetto di mobilità più sostenibile per l’ambiente.

Il treno a idrogeno

Così come la maggior parte dei veicoli dotati di questo tipo di alimentazione, Coradia iLint utilizza una combinazione di gas (idrogeno, stoccato in serbatoi nella parte superiore) e ossigeno (prelevato dall’aria). I vagoni saranno in grado di raggiungere una velocità massima pari a 140 Km/h, con un’autonomia di circa 800 Km e trasportando fino ad un massimo di 300 passeggeri (150 i posti a sedere), almeno stando all’attuale fase di sviluppo. Oltre a risultare più eco-friendly rispetto ai treni tradizionali basati sul diesel, il mezzo permetterà di abbattere considerevolmente il rumore emesso durante la corsa, senza però annullarlo del tutto: l’attrito prodotto con l’aria e il rotolamento sulle rotaie non cesseranno di esistere. Per una soluzione di quel tipo bisognerà attendere Hyperloop.

https://www.youtube.com/watch?v=O3bUE9uHkqM

Zero emissioni

L’energia prodotta, oltre che servire per la movimentazione del treno, sarà immagazzinata all’interno di batterie agli ioni di litio (posizionate nella parte sottostante dei vagoni) e potrà essere impiegata successivamente quando necessario oppure per alimentare la strumentazione e i servizi di bordo. Le uniche emissioni sono composte da vapore acqueo e condensa.

Al momento Alstom non ha comunicato quale sarà l’investimento economico da affrontare per l’acquisto di un vettore di questo tipo, ma ha confermato che i costi operativi saranno del tutto simili a quelli delle soluzioni più tradizionali.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti