Lento ritorno alla normalità per Apple in Cina, dopo lo stop forzato dovuto sia ai festeggiamenti del Nuovo Anno Lunare che alla diffusione del coronavirus 2019-nCoV. La società di Cupertino ha infatti deciso di riaprire altri 10 negozi a marchio mela all’interno del Paese asiatico, dopo i primi a Pechino qualche giorno fa. La situazione dell’epidemia è tutt’altro che risolta, così come la stessa società ha lasciato intendere pochi giorni fa. Il gruppo, infatti, ha annunciato la riduzione della sua guidance per il trimestre in corso, dati i rallentamenti proprio dovuti al virus.
Oltre ai già citati negozi di Pechino, riaperti pochi giorni fa con orario di lavoro limitato, sul sito ufficiale della mela morsicata sono apparse le prossime riaperture. Ben 10 Apple Store torneranno in attività a Chengdu, Dalian, Guangzhou, Quingdao, Pudong e Shanghai, con alcune limitazioni. A partire dal 19 febbraio, infatti, gli utenti potranno approfittare di una disponibilità dalle 11 alle 18, con controllo degli accessi.
Così come già emerso proprio a Pechino, Apple ha infatti deciso di implementare un controllo della temperatura corporea all’entrata e di limitare il numero di clienti contemporanei all’interno dei negozi, proprio per evitare il sovraffollamento e aumentare le chances di contagio. Gli altri negozi del marchio sparsi per il Paese, nel frattempo, rimarranno chiusi fino a data da destinarsi: il gruppo di Apple Park monitorerà costantemente l’evoluzione dell’infezione da coronavirus, per poi decidere il da farsi.
Nella giornata di ieri, come accennato in apertura, Apple ha annunciato la probabile riduzione della sua guidance relativa al primo trimestre solare del 2020, a causa dei rallentamenti dovuti alla diffusione del coronavirus. Contestualmente, Tim Cook ha inoltrato una lettera ai dipendenti dell’azienda, per rassicurarli sia sul business targato mela morsicata che per fornire supporto nel corso di questa crisi sanitaria.