L’emergenza ormai mondiale dovuta al coronavirus 2019-nCoV, e le conseguenti limitazioni ai viaggi in Cina, potrebbero costringere Apple a posticipare la presentazione dei nuovi iPhone 12. È quanto sottolinea DigiTimes, sulla base di alcune fonti raccolte dai distretti produttivi asiatici partner del gruppo. Non vi è, tuttavia, alcuna conferma dalle parti di Apple Park.
Secondo quanto riferito da DigiTimes, Apple avrebbe esteso di un mese il divieto ai viaggi in Cina – nonché in Italia e in Corea del Sud – per i suoi dipendenti. Una scelta che potrebbe ritardare alla fine di aprile, o forse al mese di maggio, tutte le operazioni di verificare dalla produzione preliminare dei nuovi iPhone 5G, prima di avviare l’assemblaggio di massa.
Di norma, la produzione definitiva dei nuovi iPhone parte nel mese di giugno, i ritardi accumulati da Apple potrebbero però spostare questa data, ovviamente per cause di forza maggiore indipendenti dalla volontà di Cupertino. Il picco dell’evasione degli ordini potrebbe essere quindi raggiunto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, pertanto l’azienda rischia di dover posticipare la presentazione di un mese, ovvero a ottobre.
In alternativa, il gruppo californiano potrebbe decidere di presentare il device sempre nel mese di settembre, così come tradizione, ma di spostare le vendite di qualche settimana allo scopo di accumulare degli stock sufficienti. Poiché sono in arrivo i primi iPhone 5G del gruppo, si stimano delle richieste molto elevate da parte dell’utenza.
Così come già accennato, Apple non ha confermato nessuna delle indiscrezioni emerse negli ultimi giorni e le rivelazioni provenienti dall’Asia dovrebbero essere prese con le pinze. Nel frattempo, non vi sono cambiamenti sulle previsioni dei modelli in arrivo: potrebbero essere dai tre ai quattro i nuovi smartphone, con schermi da 5.4, 6.1 e 6.7 pollici.