Giungono importanti notizie dalla Cina sul fronte della lotta al coronavirus 2019-nCoV: il numero di contagi giornalieri è ai minimi dall’inizio dell’epidemia e le autorità sono sempre più convinte che il peggio sia ormai passato. Nelle ultime 24 ore solo 8 persone hanno ricevuto una diagnosi positiva al virus nell’intera provincia dello Hubei e, per questa ragione, tutti i business stanno lentamente tornando alla normalità. Compresi i negozi di Apple, pronti alla riapertura.
Così come riferisce Mark Gurman, giornalista di Bloomberg esperto dell’universo targato mela morsicata, a partire da oggi tutti i 42 Apple Store cinesi verranno riaperti. Si tratta di un ottimo segnale sia per la Cina che per la stessa società di Cupertino, che alimenta le speranze che il peggio sia ormai passato nel Paese maggiormente colpito dal coronavirus.
Apple aveva iniziato a chiudere gli store dallo scorso gennaio, quando il numero di casi è cominciato a salire vertiginosamente. Dopo qualche settimana la società aveva deciso di riaprire alcune location in zone non particolarmente colpite dal virus, impostando però delle rigide misure: oltre a orari di lavoro ridotti, il numero di clienti contemporaneo all’interno degli Store è stato fortemente limitato e ai visitatori è stata misurata la temperatura corporea.
La diffusione del coronavirus in Cina ha avuto un impatto fisiologico sul business di Apple. La società ha infatti comunicato che probabilmente non riuscirà a raggiungere la guidance fornita per il trimestre in corso, mentre alcune analisi indipendenti sottolineano come Apple abbia venduto il 60% di smartphone in meno nel febbraio del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019.
Mentre la Cina torna lentamente alla normalità, l’infezione colpisce altrove: Italia, Corea del Sud e Iran sono i Paesi a oggi più colpiti, tanto che Apple ha deciso di chiudere tutti i suoi store sul territorio dello Stivale.