La diffusione del virus Covid-19, meglio noto come nuovo coronavirus, ha avuto conseguente negative per diversi settori industriali. Molte aziende hi-tech hanno dovuto chiudere gli store o rallentare la produzione perché le fabbriche sono situate proprio in Cina. Dopo la revisione effettuata la scorsa settimana da Apple, tocca ora a Microsoft comunicare una correzione delle stime per il prossimo trimestre, in particolare per le vendite dei Surface e delle licenze Windows.
Come tutte le società quotate in Borsa anche Microsoft è obbligata ad informare gli azionisti sull’eventuale rettifica delle previsioni. In occasione della pubblicazione del bilancio relativo al secondo trimestre 2020, l’azienda di Redmond aveva stimato entrate comprese tra 10,75 e 11,15 miliardi di dollari per il segmento More Personal Computing che include le vendite di Windows e Surface. La previsione teneva già conto della situazione cinese, ma il ritorno alle normali attività è avvenuta a rilento.
Per questo motivo, Microsoft ha comunicato che le stime per il segmento More Personal Computing non verranno rispettate. In pratica si prevede una diminuzione delle vendite per Windows e Surface. Il segmento More Personal Computing ha rappresentato circa il 36% delle entrate totali e circa il 30% degli utili nel secondo trimestre fiscale. Oltre a Windows e Surface, include accessori per PC, giochi, ricerca e pubblicità su MSN. Nessuna variazione invece per le stime relative agli altri due segmenti, ovvero Productivity and Business Processes e Intelligent Cloud.
Microsoft sottolinea che la salute di dipendenti, clienti e partner rappresenta la massima priorità. L’azienda ha fornito ai dipendenti tutto il supporto necessario seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie. Microsoft continua inoltre a fare donazioni e ad aiutare ospedali e operatori sanitari attraverso la fornitura di tecnologia.