Emergono nuovi dettagli sui ritardi che Apple potrebbe accumulare nella produzione dei suoi device, data la diffusione del nuovo coronavirus 2019-nCoV in Cina. A fornire nuove informazioni è DigiTimes, testata dalle previsioni non sempre confermate, pronta a invertire le sorti di due degli smartphone del gruppo più attesi: iPhone SE 2 e iPhone 5G, detto anche iPhone 12. A quanto pare, il device low-cost non dovrebbe subire posticipi, mentre il flagship rischia di approfittare di una scarsa produzione.
Ming-Chi Kuo, uno degli analisti più affidabili sul conto della mela morsicata, negli ultimi giorni ha parlato di possibili ritardi nella produzione di iPhone SE 2, secondo alcuni chiamato semplicemente iPhone 9. Le chiusure forzate di alcuni impianti cinesi, a causa della diffusione del coronavirus, avrebbero costretto Apple a rivedere i propri piani. DigiTimes, tuttavia, ribalta questa previsione: non sarà iPhone SE 2 a essere colpito dall’epidemia, bensì gli smartphone in arrivo il prossimo settembre.
Secondo alcune fonti anonime raccolte dai distretti produttivi cinesi, senza uno sblocco sul coronavirus Apple potrà difficilmente avviare la produzione di iPhone 12 a giugno, così come avviene ogni anno. Un fatto che potrebbe alterare i piani di Cupertino: la presentazione potrebbe rimanere nel mese di settembre, ma la disponibilità effettiva per gli utenti rischia di essere posticipata di qualche settimana. Al momento, però, non giungono alcune informazioni in merito dalla società di Cupertino.
Apple dovrebbe presentare tre smartphone nel mese di settembre, rispettivamente da 5.4, 6.1 e 6.7 pollici. Tutti i device dovrebbero essere compatibili con le reti 5G sub-6Ghz, mentre in alcuni mercati potrebbero essere offerti anche dei modelli mmWave. Non resta che attendere, di conseguenza, nuove indicazioni dai distretti produttivi asiatici partner di Apple.