A causa dell’epidemia da coronavirus, gli italiani (e non solo) hanno dovuto momentaneamente modificare le proprie abitudini e lo stile di vita. Il cambiamento è naturalmente avvenuto anche sul fronte lavorativo e scolastico, visti i numerosi uffici chiusi e le lezioni sospese in tutta Italia. Fortunatamente, la tecnologia corre in soccorso di tutti coloro che hanno la necessità di svolgere le proprie mansioni: dalla videoconferenza con il proprio capo all’ora di inglese per prepararsi all’interrogazione, sono diverse le piattaforme che si possono utilizzare per non rinunciare alle attività quotidiane. Soprattutto la scuola online è più che mai possibile al giorno d’oggi, con insegnanti e alunni che formano vere e proprie classi da remoto.
Da Skype a Zoom, passando per le applicazioni di Google e Microsoft, sono tanti i mezzi in grado di soddisfare le esigenze comunicative degli utenti offrendo la possibilità di chattare, effettuare videochiamate e tenere lezioni via internet. Ma quali sono le differenze tra un servizio e l’altro? Eccole nel dettaglio.
Tutte le pattaforme per la scuola online
- Zoom
- Slack
- Avaya Spaces
- Skype
- Hangouts Meet
- Google Education, Google Classroom e Office 365 Education
- WebEx
Zoom (↑)
Zoom è la soluzione perfetta per la scuola online, ma anche per effettuare videoconferenze e riunioni con i colleghi. Offre infatti la possibilità di effettuare chat video in diretta, così come di condividere lo schermo durante una chiamata. Inoltre, permette di registrare e salvare la sessione, una funzionalità molto utile per coloro che seguono una lezione e hanno il desiderio o la necessità di riascoltarla. A proposito di scuola online, Zoom consente anche di utilizzare la lavagna virtuale Zoom Rooms for Touch per disegnare e condividere il display con altri partecipanti, nel caso in cui si disponesse di uno schermo touch. La versione gratuita consente di ospitare fino a 100 utenti e ha un limite temporale di 40 minuti per le sessioni di gruppo. È ovviamente possibile acquistare il pacchetto premium, con prezzi che vanno dai 13,99 euro ai 18,99: in questo modo sarà possibile allungare le sessioni a ventiquattr’ore e ampliare il numero di partecipanti connessi.
Slack (↑)
Anche Slack è molto utile per il telelavoro, dal momento che consente di organizzare le conversazioni in diversi canali divisi per argomento. Tutti coloro che vengono invitati al canale possono leggere il flusso di informazioni e interagire con esso. È semplice creare un nuovo team: basta inserire il proprio indirizzo e-mail e, dopo aver ricevuto per posta elettronica un codice di conferma di 6 cifre da inserire nella pagina utile a registrarsi, si può effettuare l’iscrizione inserendo le proprie credenziali. Come per altri servizi, è possibile usufruire della versione gratuita e di quella premium, a seconda delle esigenze.
Avaya Spaces (↑)
Grazie alla piattaforma eLearning di Avaya, società che opera nel settore delle tecnologie per la comunicazione a distanza, la scuola online non solo è possibile, ma offre continuità agli studenti che desiderano proseguire gli studi senza muoversi da casa. Avaya Spaces, applicazione cloud per le riunioni e la collaborazione in team che integra voce, video, attività e condivisione di contenuti, è gratuita per 90 giorni. In questo periodo di reclusione e quarantena a causa del coronavirus, quindi, si può tranquillamente sfruttare senza sborsare un euro. Basta scaricare l’applicazione da Apple Store e Google Play per iniziare a utilizzarla.
Skype (↑)
Indubbiamente tra le piattaforme più note al mondo, Skype può essere una risorsa utile non solo a comunicare con i propri cari che abitano lontano, ma anche per le riunioni di lavoro e le lezioni a distanza. L’app consente di effettuare chiamate sia audio che video, di condividere lo schermo e registrare le chiamate. Inoltre, permette anche di fare telefonate a cellulari e fissi, garantendo la privacy agli utenti grazie alla crittografia end-to-end. È possibile infine creare gruppi o contattare le persone singolarmente.
Hangouts Meet (↑)
Per contribuire a suo modo alla solidarietà digitale, Google ha garantito l’accesso gratuito alle funzioni avanzate di Hangouts Meet a tutti i clienti G Suite e G Suite for Education a livello globale fino al 1 luglio. Hangouts Meet consente di ospitare fino a un massimo di 250 partecipanti, trasmettendo in streaming per 100mila spettatori all’interno di un singolo dominio. Inoltre, le sessioni possono essere salvate su Google Drive.
Google Education, Google Classroom e Office 365 Education (↑)
Altre soluzioni per la scuola online sono senz’altro offerte da Google Education e Office 365 Education, che permettono di interagire a studenti e professori per facilitare lo scambio di appunti e compiti. Sempre da BigG, entra in soccorso degli alunni Google Classroom, che permette di creare vere e proprie classi virtuali dove i professori possono gestire le attività dei corsi assegnando compiti e voti a distanza. Inoltre, i docenti hanno la possibilità di supervisionare il lavoro degli studenti da qualsiasi dispositivo, sia fisso che mobile.
WebEx (↑)
La solidarietà digitale ha spinto anche Cisco, società nel settore del networking e dell’It, a rendere disponibile gratuitamente la piattaforma WebEx in questo periodo di epidemia da coronavirus. La versione gratuita è stata quindi estesa a un periodo di 90 giorni con funzioni simili a quella a pagamento.
Codemotion e Amazon insieme per un webinar gratuito rivolto agli insegnanti
Visto il decreto che rende tutta l’Italia “zona protetta” al fine di contrastare la diffusione del coronavirus, Codemotion e Amazon hanno organizzato per venerdì 13 marzo alle 11:00 un webinar gratuito per gli insegnanti di tutti gli istituti scolastici italiani: l’obiettivo è quello di fornire suggerimenti pratici, attività hands-on e casi d’uso per aumentare il coinvolgimento degli studenti alle lezioni online. Il corso durerà un’ora e trenta in totale e servirà per capire come avvicinare gli studenti alle materie STEM attraverso il Creative Learning e il Coding applicati alla didattica.