La diffusione del coronavirus 2019-nCoV non influenzerà la fornitura di processori per dispositivi Apple. È quanto si apprende da TSMC, il partner strategico di Cupertino per la produzione di chipset della linea A, al momento perfettamente in linea con le aspettative del gruppo californiano. La società di Taiwan non ha sperimento alcun rallentamento dovuto alla circolazione del pericoloso virus, a oggi ancora largamente contenuto all’interno dei confini della Cina.
Da una nota di DigiTimes pubblicata da CultOfMac, si apprende come la produzione negli impianti cinesi di TSMC non abbia subito alcun contraccolpo a causa del nuovo coronavirus di Wuhan, tanto che le consegne sarebbero perfettamente in linea con gli ordini:
Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) e United Microelectronics (UMC) hanno entrambe riferito che la loro produzione negli stabilimenti cinesi non ha subito rallentamenti, poiché non è stata coinvolta dalla diffusione del coronavirus.
Come facile intuire, la situazione potrebbe però cambiare in futuro, a seconda dell’evoluzione dell’epidemia. La stessa Apple, tuttavia, non appare particolarmente preoccupata da eventuali rallentamenti e ritardi, poiché l’obiettivo primario dell’azienda è la messa in sicurezza di tutti i dipendenti, anche quelli di aziende partner. La società di Cupertino ha già provveduto alla chiusura momentanea di tre Apple Store nelle aree più colpite dal coronavirus, mentre Tim Cook ha annunciato una donazione targata mela morsicata per le popolazioni coinvolte dall’infezione.
Mentre sul fronte dei processori la situazione appare serena, diverso potrebbe essere il discorso sul fronte dell’assemblaggio tramite partner come Foxconn e Pegatron. Nonostante la società di Apple Park non si sia ancora espressa in merito, negli scorsi giorni alcuni analisti hanno suggerito la possibilità di qualche ritardo per i nuovi iPhone SE 2, in caso la produzione di massa dovesse subire dei posticipi durante il mese di febbraio.