La diffusione del coronavirus (Covid-19) non ha solo causato la chiusura delle fabbriche, ma ha avuto effetto anche sulle vendite dei nuovi Galaxy S20. A distanza di poche ore dal lancio sul mercato coreano arrivano le prime stime negative. Secondo il Korea Herald, Samsung ha venduto un numero di unità pari alla metà dei Galaxy S10 nelle prime 24 ore. Il dato è tuttavia riferito agli store fisici.
Samsung aveva venduto 140.000 Galaxy S10 e 220.000 Galaxy Note 10 in 24 ore. In base alle prime stime, il produttore coreano avrebbe venduto solo 70.800 Galaxy S20. La causa è solo in parte dovuta al prezzo più elevato rispetto alla precedente generazione, oltre che a sussidi inferiori. Secondo il portavoce di un operatore telefonico locale, il principale motivo è legato alla paura del coronavirus. Molti utenti hanno rinunciato all’acquisto nei negozi fisici. Lo stesso produttore ha cancellato alcuni eventi promozionali, quindi i nuovi smartphone hanno ricevuto meno pubblicità.
Attualmente la Corea del Sud è il secondo paese con il maggior numero di casi accertati (2.337), dopo la Cina. Le persone decedute sono però 13, meno dell’Italia (17). Samsung aveva temporaneamente chiuso una fabbrica in Corea in seguito alla positività di un dipendente. La produzione di alcuni smartphone avviene in Vietnam, dove sono stati segnalati solo 16 casi.
Nelle prossime settimane si avranno probabilmente dati più precisi che includono anche le vendite online. La serie Galaxy S20 sarà disponibile negli Stati Uniti dal 6 marzo e in Europa dal 13 marzo. Samsung ha recentemente donato circa 25 milioni di dollari per sostenere il governo coreano nel contenimento del virus. Fortunatamente è arrivata anche una notizia positiva: tutti i Galaxy Z Flip disponibili online in Cina (non è noto il numero esatto) sono stati venduti in soli 9 minuti.