Corrado Calabrò, nel giorno del suo addio all’AGCOM, nel suo discorso finale ha evidenziato come all’Italia serva con urgenze la realizzazione delle NGN, le così dette reti di nuova generazione in fibra ottica, in grado di offrire a tutti la banda larghissima sino a 100 Mbit in download. Calabrò ha sottolineato come in Italia la new economy siamo molto indietro rispetto agli altri Stati Europei. Siamo dietro un po’ in tutto, sia negli accessi a Internet che nell’offerta a banda larga e anche nel settore del commercio elettronico.
Ritardi che dal punto di vista economico, costano al nostro Paese circa l’1,5% di PIL.
Corrado Calabrò sottolinea inoltre che con la crescente diffusione dei nuovi servizi basati su Internet e con il boom della telefonia mobile, è quanto mai oggi urgente realizzare una nuova infrastruttura di rete moderna che possa offrire una larga quantità e qualità di banda.
Bisogna dunque lavorare sodo sui piani dell’Agenda Digitale, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove infrastrutture di rete che saranno i cardini dei futuri servizi di nuova generazione.
Senza infrastrutture a banda ultra larga i sistemi economici avanzati finiscono su binari morti.
Per Corrado Calabrò in Italia non c’è ancora la vera consapevolezza delle grandi opportunità che l’internet e la banda larga possono dare allo sviluppo di un Paese moderno come dovrebbe essere l’Italia. E’ necessario, dunque, lavorare maggiormente anche sull’alfabetizzazione informatica per spiegare agli italiani che vantaggi può portare l’uso delle nuove tecnologie.
C’è ancora scarsa consapevolezza delle potenzialità globali delle tecnologie della società dell’informazione; il che relega queste ultime a uno dei tanti strumenti di sviluppo economico, mentre esse possono invece dare una spallata a un sistema imballato.
Internet può dunque rappresentare non solo una nuova opportunità ma una vera e propria rivoluzione in grado di cambiare il nostro modo di comunicare e lavorare, ma per esserlo, deve essere considerata tale da tutti.