A Bologna è stato presentato un nuovo servizio di car sharing 100% elettrico. Trattasi di “Corrente” che disporrà di ben 240 Renault Zoe che saranno impiegate tutte entro Pasqua 2019. Il servizio di car sharing debutterà dal prossimo 27 di ottobre. L’annuncio è stato dato da Renault, leader del car sharing elettrico in Europa, e da Tper (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna). Omnibus, il consorzio pubblico-privato che riunisce Tper, Cosepuri e Saca, ha scelto, per l’avvio del progetto, una flotta di 120 Renault Zoe, che diventeranno 240 entro Pasqua 2019, arricchendo l’offerta di mobilità con un’alternativa pubblica, condivisa e sostenibile, per i cittadini e le imprese del territorio.
Da oggi, sarà già possibile per i futuri utenti, registrarsi sulla piattaforma online del servizio di car sharing o scaricare la App su Play Store o Apple Store. Alle auto elettriche del car sharing sarà consentito l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) del Comune di Bologna e sulle corsie preferenziali, nonché la gratuità della sosta sulle strisce blu, negli stalli bianchi per i residenti e nei posti auto riservati al car sharing. Dal portale o dalla app, il cliente potrà visualizzare sulla mappa le auto disponibili più vicine alla propria posizione o ad un altro indirizzo d’interesse e la prenotazione potrà essere effettuata anche con poco anticipo rispetto alla fase di fruizione (“prelievo on demand”).
Dal momento della prenotazione, si avranno a disposizione 15 minuti per raggiungere l’auto e il pagamento, per i soli minuti di effettivo utilizzo, avverrà in modo semplice e sicuro attraverso la propria carta di credito. Fino al 31 dicembre 2018, sarà in vigore una speciale tariffa di lancio di 20 centesimi al minuto, tariffa che dal 2019, sarà applicata anche agli abbonati annuali Tper; numerose, inoltre, le forme di convenzione già in fase di sottoscrizione con le imprese e operatori pubblici e privati.
La regione Emilia Romagna e la città di Bologna sono la dimostrazione di come una forte sensibilità al tema della mobilità elettrica possa tradursi in fatti concreti per la cittadinanza. Ma per me, questo è solo l’inizio di una sfida che dobbiamo rilevare insieme. Sta a noi disegnare la mobilità del futuro e ciò si fa costruendo le relazioni, sviluppando l’offerta dei servizi di mobilità, consolidando la partnership con tutti gli attori coinvolti, i Costruttori, le istituzioni, le utility energetiche. Mi auguro vivamente che questo esempio possa essere replicato in molte altre città italiane, per contribuire concretamente allo sviluppo su larga scala della mobilità elettrica, nei centri urbani e nelle smart city.
La ricarica elettrica dei veicoli sarà a cura del gestore del servizio che monitorerà in tempo reale l’autonomia residua della auto, intervenendo puntualmente quando necessario. Continua dunque, la rivoluzione della città di Bologna all’insegna della mobilità sostenibile. Di recente, infatti, aveva debuttato anche il servizio di car sharing di Enjoy.