Microsoft ha deciso che la politica di anti pirateria implementata negli ormai prossimi SP1 di Windows Vista e Windows Server 2008 sarà caratterizzata da una netta distinzione fra gli utenti “vittime” di copie pirata ed i veri e propri pirati recidivi.
Questo cambiamento si tradurrà in messaggi meno invasivi per il software riconosciuto come “non originale”, e nello stesso tempo non saranno ridotte le funzioni di questo sofware, saranno invece inseriti discreti ma ben chiari messaggi su come procurarsi copie legali del software stesso.
Era infatti risultato chiaro che sul 35% di copie Microsoft illegali, solo il 10% era da ricondurre a vere e proprie trasgressioni volontarie, mentre nel 25% dei casi si trattava di utenti non informati o a cui era stata carpita la buona fede attraverso distribuzioni illegali.
Il mio punto di vista è che un sereno rapporto con il cliente, che non si senta trattato da ladro ma che venga giustamente informato sul corretto utilizzo del software, sia la strada giusta per sconfiggere la “vera” pirateria: quella che lucra sul copyright altrui e sulla buona fede dell’utente comune. Insomma, Microsoft pare avere le idee più chiare su chi sia necessario colpire.