«L’universo dei social network è ormai una delle chiavi di accesso principali all’interazione e al dialogo con i lettori, gli utenti e la comunità digitale in generale»: con queste parole il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli ha inaugurato il nuovo esperimento “social” del proprio giornale, una vera e propria finestra sul social network che dà vita ad una dimensione parallela delle notizie per farle vivere e propagare all’interno della community più grande del mondo.
L’applicazione prende il nome di Corriere.it Social ed è così descritta sulla pagina principale di presentazione:
Nasce un modo nuovo di consultare i contenuti di Corriere.it: una nuova applicazione che ti permette di visualizzare i contenuti proposti dalla redazione in modo facile e veloce; di ricevere gli aggiornamenti dalle pagine Corriere che ti interessano; di visualizzare le attività dei tuoi amici.
Spiega il comunicato diramato da RCS: «Con Corriere.it Social gli utenti di Facebook potranno ogni giorno leggere gli articoli di Corriere.it, guardare le fotogallery, i video di CorriereTV e nello stesso tempo scoprire quali altri amici hanno condiviso, letto, guardato gli stessi contenuti. L’applicazione sfrutta in pieno le nuove funzionalità offerte dall’Opengraph di Facebook che consentono di moltiplicare esponenzialmente il tasso di viralità dei contenuti di Corriere». Il tutto, inoltre, che una personalizzazione in tempo reale che consente di vedere ad ogni accesso una commistione differente delle news sulla base dei propri interessi e di quelli dei propri amici.
In fase di accesso all’app è possibile scegliere le impostazioni della privacy circa le notifiche generate (l’impostazione è “pubblica” per opzione predefinita); una volta abilitata l’app, la pagina mostra notizie, previsioni meteo, tweet dal direttore, attività degli amici sulle pagine del Corriere ed altro ancora.
L’applicazione per Facebook segue di pochi giorni l’app per iPad con cui il Corriere della Sera ha aperto anche al tablet i propri contenuti: una strategia precisa, insomma, di fronte ad una realtà di mercato che non può più prescindere dall’incontro con le nuove tecnologie, portando i contenuti su quelle piattaforme ove ampie community le stanno cercando.