Molti dei servizi attualmente offerti da Google si basano sull’impiego di sistemi e tecnologie legati al deep learning: dal riconoscimento vocale per l’interazione dell’utente con le app all’identificazione dei soggetti immortalati all’interno delle fotografie. È un ambito in continua evoluzione e ritenuto di fondamentale importanza dal gruppo di Mountain View, come testimonia anche la pubblicazione odierna di un corso che ne illustra le basi: completo, approfondito e del tutto gratuito.
Gli interessati possono trovarne il materiale sulle pagine della piattaforma Udacity. Seguirlo richiede un certo impegno, quantificato in circa sei ore alla settimana, per un periodo complessivo pari a tre mesi. Una precisazione: non si tratta di lezioni adatte a chi non ha mai avuto nulla a che fare con intelligenza artificiale o machine learning, ma si rivolge ad ingegneri e scienziati che hanno già acquisito le basi degli argomenti trattati durante il loro percorso di studi. In altre parole, agli addetti ai lavoro che desiderano affinare le proprie competenze.
Vincent Vanhoucke di bigG, primo insegnante, dichiara che l’intento è quello di diffondere la conoscenza di tutto ciò che riguarda il deep learning, facendo chiarezza su alcuni punti chiave e analizzandone il possibile impiego nel mondo reale.
Restando in tema, nel mese di novembre Google ha presentato TensorFlow, una tecnologia di natura open source nata con l’intento di servire ricercatori, ingegneri e sviluppatori di tutto il mondo, concepita in modo da sfruttare il meglio di quanto oggigiorno ha da offrire l’intelligenza artificiale applicata a prodotti, servizi e piattaforme online. Il suo principale punto di forza è la scalabilità: può essere impiegata indifferentemente su un singolo smartphone, così come all’interno di enormi data center composti da migliaia di computer, per rispondere ad ogni tipo di esigenza.