ARM ha annunciato un nuovo processore ad alta efficienza per smartphone e tablet che può lavorare insieme al più potente Cortex A15. Si tratta del Cortex A7, un chip realizzato con processo produttivo a 28 nanometri, che troverà posto in terminali con un prezzo inferiore ai 100 dollari.
Nei dispositivi mobile il parametro più importante è l’autonomia della batteria. Non si possono pertanto progettare processori sempre più potenti, come accade nel settore PC, ma occorre considerare soprattutto i consumi. Molte operazioni, come aggiornare lo stato sui social network o inviare un SMS, richiedono poche risorse hardware, per cui non avrebbe senso utilizzare la potenza dei chip dual core o quad core. Ecco perché ARM ha progettato il Cortex A7 che abbina prestazioni ad efficienza energetica, sfruttando la cosiddetta elaborazione multicore eterogenea.
In pratica, il Cortex A7 può essere affiancato ad un Cortex A15 e attivato quando vengono eseguite operazioni “leggere”. Dato che i due chip sono compatibili a livello di istruzioni, i produttori di smartphone e tablet possono realizzare particolari configurazioni che ARM definisce big.LITTLE, ovvero combinando ad esempio due core A15 con due core A7. Il sistema operativo vedrà solo i due core A15, mentre i due core A7 verranno attivati dal sistema di gestione energetica in base al carico di lavoro in un preciso istante.
L’architettura del Cortex A7 è simile a quella del Cortex A8 (di tipo in-order), ma funziona ad una frequenza superiore (1,5 GHz contro 1 GHz) ed integra un’unità di branch prediction più efficiente e sfrutta migliori algoritmi di prefetching. Secondo ARM, tra circa due anni, uno smartphone da 100 dollari con un singolo Cortex A7 avrà le stesse prestazioni di uno smartphone attuale da 500 dollari.