Che cosa è vietato fotografare? Che cosa possiamo fotografare sempre liberamente? Qualcuno può obbligarci a cancellare le nostre foto? Come funziona con le liberatorie? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sui nostri diritti e su cosa possiamo fotografare senza incorrere in problemi.
Primo punto: nessuno può sottoporci a perquisizione personale o sequestrare materiale in nostro possesso, fanno eccezione le forze dell’ordine in caso di pericolo per l’ordine pubblico o in caso di pronunciamento dell’autorità giudiziaria, quindi nessun vigilantes, guardia giurata, buttafuori ecc.. può chiederci di vedere e cancellare le fotografie.
Come la maggioranza di voi già sa, fotografare è diverso da pubblicare le fotografie, fotografare in luoghi pubblici è sempre permesso in assenza di divieti specifici o di particolari provvedimenti a carattere temporaneo imposti dall’autorità, ci sono condizioni e limitazioni alla pubblicazione, non allo scatto.
Per poter pubblicare la fotografia di una persona ci vuole obbligatoriamente la sua autorizzazione a meno che non sia fotografata in determinati contesti. Per i bambini poi la questione si complica ulteriormente, consiglio vivamente di non fotografare bambini che non siano i vostri figli o di chiedere prima il permesso dei genitori per evitare situazioni spiacevoli.
Dopo il salto vi rimando a tre video di Tau Visual su questo argomento e continuiamo il discorso sui nostri diritti.
– Ritratti: model releases, liberatorie, privacy e pubblicazione
– Pubblicabilità del ritratto nel caso di personaggi noti
– Quando non occorre l’autorizzazione/ritratti
Immagino che molti di voi ricorderanno l’iniziativa la fotografia non è un crimine. Il diritto di cronaca è diritto di chiunque anche se non iscritto ad albi, registri e se non svolge neppure occasionalmente il mestiere di cronista. Lo stato italiano tutela la proprietà privata sopra ogni cosa fatto salvo il maggiore diritto comune, questo vuol dire che da un punto di vista legale si può fotografare all’intero di una struttura privata solo se il proprietario (o chi per lui) ci da il permesso, il lavorare nella struttura non ci autorizza a poterla fotografare.
Come già detto prima però un vigilantes non è comunque autorizzato a visionare e tantomeno cancellare le nostre fotografie. Può però invitarci ad uscire dalla struttura e chiamare le forze dell’ordine che procederanno all’identificazione.
Neppure le forze dell’ordine possono obbligarci a mostrare loro le nostre fotografie seduta stante! Possono però, in caso di sospetti fondati di pericolosità sociale, metterci in stato di fermo e condurci in caserma per accertamenti, lì eventualmente su ordine del giudice possono sequestrarci la fotocamera e visionare le fotografie ma non cancellarle.
Qual è il principio? Il principio ispiratore è che a rigore di legge si è innocenti e sulla fotocamera potrebbero esserci immagini legate alla nostra sfera personale che nessuno può essere autorizzato per legge a vedere, nessuno se non dopo l’autorizzazione di un giudice, può accedere a quelle immagini.
È possibile fotografare aziende private? Come già detto dall’interno della struttura sicuramente no senza autorizzazione, ma dall’esterno sicuramente si. Fanno eccezione quelle strutture pubbliche o private che, per vari motivi, rientrano tra gli obiettivi sensibili ad azioni terroristiche: le strutture Telecom, aziende di produzione e vendita di armi, le varie municipalizzate che gestiscono gli acquedotti, stazioni ferroviarie, dighe e centrali elettriche, insomma strutture chiave per trasporti, telecomunicazioni e servizi essenziali, pubblici o privati che siano.
Quando si viaggia per non incorrere in situazioni molto spiacevoli (non solo legali) Nital.it ha preparato un’utilissima guida: che cosa non si può fotografare – consigli di viaggio
Foto | Flickr