Quando gli SMS moriranno, saranno in molti ad avere sulla coscienza la scomparsa di uno dei mezzi di comunicazione più diffusi e discussi dell’ultimo decennio. La colpa andrà infatti distribuita tra i messenger e le varie realtà mobile, ma a questo gruppo si aggiungono ora con forza anche i social network. Secondo una ricerca Consult Strand, infatti, è proprio Facebook uno dei principali responsabili odierni della caduta dei messaggini, identificando nel network di Mark Zuckerberg uno dei traini che portano via l’utenza ai 160 caratteri in virtù delle maggiori possibilità di comunicazione dei servizi online.
Tale spostamento determina giocoforza un terremoto per le casse degli operatori: gli SMS hanno infatti costituito in questi anni una prepotente voce in ingresso sui bilanci, ma l’emorragia è ormai inarrestabile e destinata ad imporre nuovi modelli di business che i carrier ancora dimostrano di non aver esattamente identificato. Eppure la strada maestra è chiara: a sostituire gli SMS sarà il traffico dati, qualcosa che ad oggi ancora ha valore marginale rispetto ai messaggini, ma che si è ormai imposto come la grande realtà della nuova domanda di connettività in mobilità.
La ricerca descrive il fenomeno nella sua generalità, ma focalizza l’attenzione soprattutto su Facebook in qualità di strumento pensato e sviluppato appositamente per comunicare e rimanere in contatto: «viene generalmente sottovalutato il tempo che l’utenza passa su Facebook», ma 900 milioni di utenti attivi ed oltre 400 milioni di utenti in mobilità rappresentano un fenomeno dilagante destinato a lasciare il segno.
La tesi sembra giungere in somma a supporto della filosofia Nokia/Microsoft, le quali stanno tentando di spostare le trattative con i carrier verso il traffico dati in qualità di unico vero parametro su cui basare le trattative tra le parti nell’adozione dei nuovi smartphone: gli SMS sono ormai un vicolo cieco, mentre le prospettive di lungo periodo debbono giocoforza guardare ai maggiori servizi online (Skype, Facebook, Twitter e altri ancora) come traini fondamentali su cui bilanciare l’esperienza online degli utenti e le relative offerte commerciali.
A spingere al cambiamento v’è anche e soprattutto lo scontro tra due modelli di offerta antitetici. Da una parte, infatti, v’è generalmente il costo dei singoli SMS, elemento al quale l’utente è oggi in grado di contrapporre una adeguata flat di traffico. Con poco danaro, insomma, è possibile accedere al Web per comunicare senza limiti, mentre la spesa degli SMS lievita facilmente a livelli ben superiori. Per questo l’utenza sceglie oggi sempre più spesso le flat, affidando così ai servizi online i propri desideri di comunicazione senza limitarsi ai pochi caratteri ad alto costo che per anni hanno rappresentato il modello dominante di comunicazione mobile.