Covid-19, finto sondaggio su Pfizer ruba dati e soldi agli utenti

Nelle ultime ore sono comparsi online una serie di falsi sondaggi sulla campagna vaccinale e su Pfizer, per rubare info e soldi alle vittime.
Covid-19, finto sondaggio su Pfizer ruba dati e soldi agli utenti
Nelle ultime ore sono comparsi online una serie di falsi sondaggi sulla campagna vaccinale e su Pfizer, per rubare info e soldi alle vittime.

Bitdefender, azienda rumena leader nella cybersecurity che fornisce soluzioni di prevenzione, rilevamento e risposta alle minacce in tutto il mondo, ha diramato un nuovo allarme virus correlato a una nuova truffa online. Il 49,75% di questi attacchi sembra provenire dai Paesi Bassi, il 25,08% dagli Stati Uniti e il 23,36% dalla Germania. Secondo i ricercatori della società di sicurezza, i pirati informatici utilizzerebbero il pretesto di sondare gli utenti su tematiche legate alle vaccinazioni e in particolare sul vaccino realizzato dalla Pfizer, per rubare dati e soldi alle eventuali vittime.

Finto sondaggio Pfizer, come funziona?

Gli hacker inviano una mail o un messaggio su un’app di messaggistica, come per esempio Telegram e WhatsApp, contenente l’invito a partecipare a un sondaggio sulle vaccinazioni e sull’anti Covid-19 realizzato dall’azienda Pfizer. Il test viene promosso come “anonimo, gratuito e con la possibilità per i partecipanti di ricevere una ricompensa fino a 100 dollari”. Alla fine del messaggio, viene chiesto alla potenziale vittima di cliccare su un link che la condurrà a un sito.

Lì verranno accolti da una pagina web dove campeggia un “pulsante” digitale con la scritta “Inizia il sondaggio ora”. Una volta cliccato, i malcapitati verranno portati a un Url sospetto, e reindirizzati alla pagina del sondaggio, da compilare, anche coi propri dati, entro un rapido lasso di tempo. Al termine del test gli verrà quindi offerto un premio, ma in cambio del pagamento di una fantomatica tassa per coprire delle spese di spedizione, con l’ulteriore richiesta quindi di fornire un numero di carta di credito o di un conto bancario per la ricompensa. E a quel punto la frittata è fatta.

Secondo i dati raccolti e analizzati da Bitdefender, da aprile ad oggi la truffa ha già raggiunto oltre 200.000 persone, di cui quasi il 70% si trova negli Stati Uniti. Tra le altre aree più colpite dai truffatori informatici ci sono poi l’Irlanda, con il 12,39%, la Svezia con il 3,40%, la Danimarca con il 3,23%, la Corea del Sud con il 2,92%, il Regno Unito con l’1,28% e la Germania con l’1,15%.

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