COVID-19, le immagini del sistema di Apple e Google

Apple e Google diffondono le prime immagini del sistema di contact tracing per contrastare la diffusione del COVID-19, quello usato in Italia con Immuni.
COVID-19, le immagini del sistema di Apple e Google
Apple e Google diffondono le prime immagini del sistema di contact tracing per contrastare la diffusione del COVID-19, quello usato in Italia con Immuni.

L’app Immuni scelta dal governo italiano per il contact tracing durante la fase 2 arriverà entro la fine del mese, ma sappiamo già che si baserà sul sistema messo a punto da Apple e Google. Oggi i due colossi tech hanno diffuso le prime immagini di quello che sarà il sistema implementato dalle applicazioni che si appoggeranno al progetto, inclusa anche la nostra Immuni.

iOS e Android poco cambia, il sistema sarà simile in tutto e per tutto al di là dei sistemi operativi e delle opzioni grafiche che i vari sviluppatori decideranno di adottare: una notifica avvisa l’utente di una possibile esposizione al coronavirus COVID-19 e cliccando su di essa si accederà a maggiori dettagli, come le possibili date in cui è stata ipotizzata la vicinanza per più di 15 minuti con un soggetto risultato positivo al COVID-19.

Il sistema, come già ampiamente assicurato non solo da Apple e Google, ma anche dalle autorità italiane, non indicherà all’utente il luogo in cui si è verificata l’esposizione, ma si limiterà ad indicare le date, sempre considerando le ultime due settimane. L’app a quel punto fornirà le indicazioni per procedere, ma questo dipenderà dall’organizzazione delle autorità sanitarie di ciascun Paese.

Le immagini diffuse da Apple e Google ci mostrano anche le schermate della sezione per i soggetti che risultano positivi dopo verifica da parte delle autorità sanitarie. Per evitare di seminare il panico per errore, chi risulta positivo dovrà inserire il codice di riferimento con cui le autorità hanno verificato la positività al COVID-19 e, dopo aver inserito anche la data in cui si è ricevuto il risultato del test, si potrà procedere alla condivisione del proprio codice identificativo col server che provvederà ad inviare le notifiche alle persone con cui si è entrati in contatto negli ultimi 14 giorni.

Come si può vedere dagli screenshot, ogni passaggio richiede l’autorizzazione dell’utente, così da dare più controllo possibile agli utilizzatori dell’app. Queste immagini non saranno probabilmente la versione definitiva, ma una base da cui partiranno gli sviluppatori per le app di contact tracing dei vari Paesi che hanno optato per questo strumento, Italia compresa con la già citata Immuni.

Vista l’urgenza di rilasciare queste app è facile immaginare che non si perderà tempo prezioso per la personalizzazione della grafica e che, quindi, anche la nostra Immuni si presenterà proprio così.

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