Milioni di dosi di vaccino sono state spedite in queste ultime ore dalla Pfizer, azienda farmaceutica statunitense, verso tutti i vari Stati dell’Unione. I primi camion contenenti il prezioso contenuto hanno iniziato a lasciare lo stabilimento di Portage, nel Michigan, nella giornata di ieri, dalla mattina fino a tarda notte.
Le spedizioni sono state pianificate in maniera tale che la diffusione possa avvenire nei cinquanta Stati in base alla popolazione adulta. L’obiettivo è quello di distribuire 6.4 milioni di dosi in tutti gli Stati Uniti in tempi brevissimi, con la campagna di vaccinazione pronta a partire già da oggi. Da questo punto di vista, le autorità sanitarie statunitensi hanno fatto sapere che le prime verranno somministrate a operatori sanitari e residenti delle case di cura.
Coronavirus, come funziona il vaccino di Pfizer?
Qualche settimana fa, commentando i dati sul vaccino di Pfizer (e BioNTech), l’immunologo Anthony Fauci, direttore del Niaid, l’Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive, aveva definito i risultati della ricerca “molto buoni, in quanto mostrano che la nuova tecnologia utilizzata basata sull’impiego dell’Rna messaggero funziona nell’indurre la risposta immunitaria”.
Questa tecnologia è tra l’altro la stessa adottata anche da altre due grandi aziende in corsa, ovverosia la tedesca Curevac e l’americana Moderna, che nella ricerca sul vaccino contro la pandemia collabora proprio con l’ente statunitense dell’immunologo Anthony Fauci, e con con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation (Cepi).