«Tony Blair è un criminale di guerra, dovrebbe essere richiuso»: con questa frase il team di cracker TeaMp0isoN ha annunciato tramite il proprio account Twitter la pubblicazione di una serie di informazioni riservate sottratte con la forza all’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair, disponibili in Rete grazie al sito web Pastebin.
Accusato di aver sostenuto la guerra in Iraq insieme all’allora presidente degli USA George Bush, durante la quale hanno perso la vita oltre 600.000 civili, Tony Blair è dunque finito nel mirino di alcuni attivisti i quali hanno condotto nei suoi confronti un attacco con cui sono riusciti a mettere le mani su una serie di informazioni private del politico britannico. I dati pubblicati riguardano principalmente la rubrica personale di Blair, con indirizzi e dettagli di persone che variano dal dentista e dal meccanico dell’attuale inviato per la pace nel Medio Oriente a membri del Parlamento inglese.
Tra i contatti resi noti figura anche un numero di telefono della celebre dimora del Primo Ministro del Regno Unito al numero 10 di Downing Street. Una telefonata effettuata da CNet ha confermato l’autenticità di tale numero: un portavoce del Governo inglese ha però sottolineato come al momento non vi sia alcuna dichiarazione ufficiale da parte degli organi britannici, i quali preferiscono glissare sull’accaduto in attesa di delineare una strategia di risposta agli attacchi ricevuti da Blair.
Il gruppo in questione sembra essere legato a doppio filo con la coalizione pro-palestinese Mujahideen Hacking Unit ed inoltre è dichiaratamente in guerra con i LulzSec: proprio nei giorni scorsi uno dei membri della crew ha infatti evidenziato come uno degli obiettivi di TeaMp0isoN sia quello di mettere in luce l’incapacità degli appartenenti dal gruppo di cracker la cui firma compare in calce agli attacchi verso Sony, così come quelli protratti nei confronti della CIA e del Senato degli Stati Uniti d’America: i LulzSec sono infatti ritenuti dei «bambini inesperti», le cui identità potrebbero essere rivelate proprio da alcuni membri di TeaMp0isoN.
Il tutto è accaduto a poche ore di distanza dall’uscita di scena di LulzSec, che con un annuncio ufficiale ha dichiarato di voler cessare la propria attività di cracking, probabilmente a causa del timore di possibili intercettazioni ed arresti da parte delle autorità mondiali, allarmate dal pericolo proveniente dal gruppo di cracker. Per una minaccia che va, quindi, una che viene: il pericolo di una cyberwar diventa giorno dopo giorno più elevato, con nuove fazioni pronte a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella guerra a colpi di bit e DDoS che va prendendo forma.