Il primo grande successo nella progettazione di quei complessi calcolatori, conosciuti come super-computer, è da attribuire indubbiamente al Cray-1, sviluppato nel 1976 dalla Cray Research del Minnesota.
Sostanzialmente, si trattava di una macchina con una potenza senza pari e con una mole tale da esortare Seymor Cray, direttore del team di progettisti, a ideare un particolare sistema di raffreddamento al Freon (il CDC6600 Freon-cooling system) per dissipare le enormi quantità di calore prodotte ed evitare la plausibile fusione.
Il CRAY-1 offriva, di fatto, prestazioni impensabili per l’epoca: aveva una potenza di 160 megaflops, ovvero era in grado di eseguire 160 milioni di operazioni floating-point al secondo, e possedeva una memoria principale di 8 megabyte.
Il primo esemplare venne installato al Los Alamos National Laboratory, una delle più ampie strutture a livello mondiale che coopera con industrie e università in una vasta serie di ricerche.
Al Cray-1 seguirono, negli anni, vari modelli sempre più avanzati, dal Cray X-MP del 1982 (prima macchina multiprocessore della storia) alla serie C-90, prodotta a partire dal 1991 e comprendente diverse varianti di super-computer vettoriali.
Nonostante, ad oggi, si disponga di calcolatori ancor più efficienti, il Cray trova ancora applicazione in particolari studi matematici complessi come, ad esempio, quelli relativi alle previsioni meteorologiche.