La crisi del Governo Renzi potrebbe, da un certo punto di vista, avvantaggiare i piani di Telecom Italia. L’esito del Referendum, infatti, rischia di complicare i piani di sviluppo di Enel Open Fiber. Come noto, infatti, il progetto di creazione di una moderna rete in fibra ottica alternativa a quella di Telecom Italia/TIM realizzata da Enel, era prettamente governativo e Renzi è sempre stato main sponsor di questa iniziativa. Il ruolo di Enel Open Fiber è sempre stato di “competizione” con quello di Telecom Italia impegnata autonomamente a portare la fibra ottica in tutta Italia attraverso lo sviluppo di una sua rete.
Con il Governo Renzi a sostenere Enel Open Fiber, molti analisti, infatti, intravedevano per Telecom Italia diverse difficoltà ma adesso, invece, la strada potrebbe risultare spianata. Il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi, a seguito del risultato della consultazione del Referendum, ha sottolineato che nulla cambierà nei progetti del gruppo di telecomunicazione. Telecom Italia era impegnata a cablare il territorio e l’impegno continuerà. Discorso diverso per la newco di Enel. Sebbene non ci siano state dichiarazioni ufficiali, molti analisti convengono che la società, con la caduta di Renzi e la fine dell’appoggio del Governo, potrebbe presto ritrovarsi senza carburante, almeno per un po’ e procedere più a rilento.
Questo significa che molti player che puntavano ad accordarsi con Enel per l’affitto della sua rete potrebbero tornare a preferire la rete di Telecom Italia. Dalla caduta di Renzi, l’azienda italiana potrebbe, dunque, guadagnare nuovi clienti e perdere, almeno per il momento, alcuni suoi rivali.
Anche Iliad che con Free Mobile che aveva esplorato la possibilità di appoggiarsi ad Enel open Fiber per la sua rete, potrebbe cambiare direzione. La società francese, vista l’attuale incertezza, potrebbe decidere di puntare su Telecom Italia abbandonando l’opzione Enel.
Ovviamente, la situazione è molto fluida visto che la crisi di Governo è lungi dall’essere risolta e molto potrebbe ancora cambiare. Ma la caduta di Renzi potrebbe avere un pesante riflesso sul futuro del digitale in Italia.