Lo avevamo già accennato in questo post, e adesso la conferma arriva perentoria ed ufficiale.
L’IpTv è in crisi e il suo futuro sarà ricco di ostacoli e di complicazioni.
Capirlo comunque non era difficile: enormi problemi tecnici e quindi inaffidabilità del servizio, palinsesti mediocri e costi elevati.
Con un decoder per il digitale terrestre da 70? e una scheda ricaricabile per i servizi pay-tv si vedono più canali e con una qualità superiore.
La conferma della crisi di questa tecnologia arriva dal secondo forum per l’IpTv.
I dati sono drammatici soprattutto se paragonati ai competitors esteri.
In Italia sono circa 200.000 gli abbonati alla IpTv (e meno quelli che la usano con una certa costanza), contro gli oltre 1 milione della Francia per esempio.
Le stime parlando di una crescita lenta nei prossimi due anni per arrivare fino al milione di utenze, ma sono comunque dati ottimistici. C’è da dire infatti che la IpTv non può paragonarsi alla classica Tv normale, ma è un plus; la gente quindi dovrebbe capirne il valore aggiunto e pagare per i suoi servizi.
Bisognerà quindi puntare molto sulla qualità dei servizi a pagamento per invogliare la gente ad usare questa tecnologia.
Sarà necessario poi migliorare anche la qualità dal punto di vista tecnico e permettere ad un maggior numero di utenti di poter accedere alla IpTv che al momento è legata in modo importante alle offerte in Adsl2+.
Si prospetta un futuro a tinte fosche per questo genere di servizio, e solo un’oculata politica di investimenti potrà far si che questa tecnologia decolli.
Al momento in Italia l’IpTv rischia davvero di scomparire!