Quotazioni in calo per Tiscali dopo le indiscrezioni di stampa sul bisogno dell’azienda di rifinanziare il suo debito nel breve termine.
La società, però, in un comunicato ha confermato che il suo debito bancario è a lungo termine poiché scade a dicembre 2011 e a settembre 2014.
Tiscali, affermano da Banca Leonardo, è esposta ai segmenti a basso spending, in cui la pressione sui prezzi è più intensa e i clienti più inclini a cambiare operatore per un prezzo migliore, specialmente nell’attuale contesto macroeconomico.
La società si trova ad affrontare un mercato difficile in Gran Bretagna, che pesa per circa i 2/3 dell’Ebitda 2008 del gruppo.
Pur non includendo un premio di M&A nella valutazione il break up resta un’opzione probabile nel medio periodo, poiché ci si aspetta un incremento dei costi di acquisizione clienti per gli operatori piccoli.
A penalizzare il titolo nelle ultime sedute è stata anche la notizia che il fondatore e primo azionista, Renato Soru, ha venduto 10 milioni di azioni intascando circa 13 milioni di euro.