Il concetto di ownership verrà pian piano rimpiazzato da quello di usership. Tutti i più importanti automaker ne sono convinti: sempre meno persone sceglieranno in futuro di acquistare un veicolo di proprietà, preferendo affidarsi ai servizi del trasporto pubblico, a quelli di ride sharing come Uber, al car sharing o ad altre iniziative analoghe. In questo ambito, che punta dritto verso l’era della sharing economy, si inserisce alla perfezione Croove.
L’idea è di Mercedes-Benz e la fase di test è già stata avviata a Monaco, in Germania: se avrà successo verrà estesa poi ad altre città tedesche e possibilmente in altri paesi. Croove prende vita sotto forma di un’applicazione mobile (al momento disponibile solo per iOS) che permette a chiunque di affittare la propria vettura quando non viene utilizzata. Non c’è alcuna limitazione di marchio: anche i possessori di modelli non appartenenti al catalogo Mercedes possono aderire. L’app non fa altro che mettere in contatto chi cerca un’auto con chi ne offre una nella stessa zona, facilitando così il contatto e lo scambio di informazioni.
Chi offre i veicoli deve assicurare che siano in buone condizioni e che non abbiano più di 15 anni. Chi invece li vuol noleggiare fornisce una copia della propria patente e assicura di aver almeno 21 anni. Il pagamento avviene direttamente tramite smartphone (è possibile conoscere la cifra da pagare prima di effettuare la scelta) e al termine del viaggio entrambe le parti possono attribuire un giudizio sull’esperienza. Insomma, una sorta di Airbnb per le automobili.
Per quanto riguarda la copertura assicurativa, Mercedes-Benz ha siglato un accordo con Allianz in modo da garantire la gestione delle pratiche in caso di problemi o incidenti. Croove è un progetto che si inserisce all’interno del programma CASE (Connected, Autonomous, Shared and Electric) del gruppo tedesco.