Google e Twitter starebbero progettando un motore di ricerca, probabilmente congiunto, per trovare reciproco vantaggio nella ricerca in real-time dei contenuti immessi nel social network. Da tempo si parla di tale possibilità, ma ancora nulla ha fatto capolino online. Spunta, invece, un progetto esterno in odor di Microsoft: trattasi di CrowdEye, un motore guidato da un ex di Redmond e sul cui sito web al momento campeggia soltanto un grande “Under Construction”.
«Real time… social… search… sono queste le cose che ci ossessionano qui in CrowdEye. Internet si è evoluto negli anni in un posto dove i flussi di informazione sono sempre più veloci» e il nuovo motore intende immergersi in questo flusso per trovarne byte utili per ricavarne la «saggezza della folla». Spiega il sito ufficiale: «Tracciando le discussioni su Twitter, possiamo aiutare i nostri utenti a trovare cosa sia importante per loro in tempo reale. CrowdEye ha creato una tecnologia innovativa per analizzare tweet, retweet, link ed altro ancora […]. CrowdEye può aiutarti a capire cosa la gente sta pensando». L’unico screenshot disponibile al momento è quello offerto da Ina Fried per CNet, ove si evince come la ricerca suggerisca i tweet correlati alla query, indichi keyword di riferimento e suggerisca altre vie di ricerca aggregando temi affini e frequenza di tweet nelle ultime ore.
Dopo il “decisional engine” di Microsoft, insomma, ecco il “social search engine” dedicato a Twitter. Il team è guidato da Ken Moss, dal 2003 a capo del gruppo che ha portato allo sviluppo di MSN Search prima, Live Search poi e Bing infine. Il suo ultimo post sul blog personale non ha ancora voltato pagina, parlando dei licenziamenti ed elogiando lo spirito della propria azienda precedente nei confronti dei propri dipendenti. La sua nuova avventura, però, è una start-up decisamente ambiziosa: sfondare nel real-time, ove l’analisi dei grandi flussi di informazione dei social network è una necessità ormai sentita e monetizzabile. Il tutto nasce nel contesto di un anno sabbatico ottenuto in Microsoft nel 2007, al termine del quale la decisione è stata quella di abbandonare i vecchi uffici per tentare una avventura in proprio.
Anche Facebook sta operando in tal senso ed un motore ad hoc sarebbe già in alpha test. Google ha ammesso il proprio interesse nei cinguettii raccolti da Twitter, ma la prima campana a suonare è quella di una start-up sconosciuta, intraprendente ed avente un team dal pedigree importante. Tra le FAQ viene spiegato come l’analisi CrowdEye si basi sulle query canoniche supportate dai motori di ricerca e che l’attenzione è tutta posta sulle ultime 72 ore di tweet. Il motore è pertanto in grado di “dimenticare”, concentrandosi sulla stretta attualità e fornendo pertanto informazioni basate sulle ultimissime evoluzioni di qualsivoglia tema di interesse.
Ogni aggiornamento sul motore sarà disponibile sul blog ufficiale (ad oggi ancora immacolato) e sull’apposito canale ufficiale su Twitter.